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Politica | 03 agosto 2012, 16:55

Scibilia (PD): «Raggiunto un importante equilibrio fra tutela della fauna e diritto all’esercizio dell’attività venatoria»

Il presidente della IV Commissione annuncia le novità del pdl 220 e del calendario venatorio 2012-13 che verranno sottoposte all’esame del Consiglio regionale la prossima settimana

Scibilia (PD): «Raggiunto un importante equilibrio fra tutela della fauna e diritto all’esercizio dell’attività venatoria»

Il presidente della IV commissione Attività produttive del Consiglio regionale Sergio Scibilia ha espresso la propria soddisfazione per l’esito positivo del dibattito sulla Proposta di legge 220 “Modifiche alla legge regionale 29 (norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio)” e sul Provvedimento amministrativo 83, Calendario venatorio 2012-2013 che, licenziati ieir dalla Commissione, verranno votati nelle prossime sedute del Consiglio regionale.

«Dopo un lungo dibattito è stato raggiunto, con il contributo di tutta la commissione, un importante risultato – ha spiega Sergio Scibilia – con alcune importanti novità. Prima di tutto è stato chiarito nella legge regionale che le 3 giornate di attività venatoria sono a scelta del cacciatore. Inoltre si è confermato, come negli anni precedenti, la possibilità nei mesi di ottobre e novembre di poter andare a caccia 5 giorni alla settimana con la sola esclusione dei due di riposo venatorio ».

Con un emendamento, sottoscritto da Miceli e da Scibilia e poi firmato da buona parte dei componenti della commissione, è stato stabilito che, in caso «intervenga un provvedimento sospensivo dell’efficacia del calendario venatorio durante la stagione venatoria la giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, è autorizzata ad approvare, con un provvedimento motivato un nuovo calendario venatorio riferito all’anno in corso, entro dieci giorni dalla data del provvedimento sospensivo».

Un’altra novità riguarda la possibilità di spostare la chiusura della caccia dal 20 al 31 gennaio: «Ci siamo impegnati - ha concluso Scibilia - a valutare questa ipotesi sulla base dell’esito delle sentenze pendenti al tar di altre regioni».

Secondo il presidente della IV Commissione i due provvedimenti «sono un risultato importante di equilibrio fra la tutela dell’ambiente e della fauna e il corretto esercizio dell’attività venatoria».

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