A gennaio i Socialisti Liberali del NUOVO PSI avevano cercato di inserire, nel dibattito politico di Genova e della Liguria, la dovuta attenzione sulle responsabili e non certo provocatorie prese di posizione dei Segretari Regionali di PdL e UDC on. Michele Scandroglio e cav. Rosario Monteleone.
Il nuovo clima, creatosi nel Paese con la costituzione del Governo Monti e l’azione costante del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parevano portare un vento nuovo nel confronto politico svelenito dalle contrapposizioni ideologiche e maggiormente attento a quella politica del fare alla base della tradizione Riformista e Solidaristica delle maggiori forze della tradizione politica locale.
La proposta di “Larghe Intese” veniva sdoganata malgrado lo sdegno dei fautori dello scontro frontale pronti a difendere le proprie misere rendite di posizione.
Oggi ci troviamo di fronte a una crisi dell’Europa e del Paese a cui si cerca ancora di dare motivazioni di polemica “interna” ma la cui ampiezza, la cui durata e, soprattutto, la reperibilità di risorse economiche per farvi fronte sono lontani da essere individuate.
Genova e la Liguria, territorio deindustrializzato, in costante ritardo nella realizzazione delle infrastrutture essenziali allo sviluppo dei porti, dei traffici e del turismo, abitato da una popolazione anziana che attende di veder rispettato il diritto a una vita dignitosa pagato in anni di lavoro, sono nell’occhio del ciclone: lavoro, sanità, casa, trasporto locale, redditi familiari.
Oggi tutto è in discussione e le ricette ideologiche servono solo a mascherare la lotta tra un potere che può rivalersi solo sui deboli, un’antipolitica senza proposte e Poteri forti che cercano di dettare le proprie regole.
I Liguri devono dimostrarsi capaci di riprendere in mano il loro destino.
Il NUOVO PSI della Liguria rinnova l’appello affinché tutte le forze sinceramente Riformiste si impegnino a individuare i temi della crisi strutturale della Città e della Regione e le auspicate soluzioni ma soprattutto a far emergere e sostenere una squadra di Amministratori slegata dai Partiti e tecnicamente e culturalmente attrezzata a governare il cambiamento.
I Politici devono compiere un passo indietro.
La Politica deve fare un balzo avanti.
E’ impossibile ma necessario.