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Attualità | 29 luglio 2012, 11:25

La povera manta, ancora

La Protezione Animali savonese chiede e lancia un SOS per la Manta a Capitaneria di Porto, Fondazione CIMA, ISPRA ed Acquario di Genova, dopo che le condizioni dell’animale, una mobula che nuota da un mese quasi a riva da Savona ad Arenzano, sono peggiorate

La povera manta, ancora



Il grosso pesce ha una ferita al ventre e numerosi ami impigliati nelle altre
parti del corpo e, malgrado gli appelli dell'ISPRA e dell’ENPA a lasciarla in
pace, continua ad essere avvicinata, toccata ed importunata da bagnanti
maleducati, alcuni dei quali cercano addirittura di cavalcarla!

Si tratta di una specie protetta, perché in via di estinzione a causa della
sua scarsa fertilità (partorisce un piccolo per volta e dopo due anni di
gestazione) e delle frequenti catture accidentali nelle reti da pesca, oltre al
pericolo di rimanere impigliata nei diffusissimi parangali ed ami dei
pescatori.

Il suo recupero e la liberazione in alto mare, eventualmente preceduto da un
ricovero per le cure in una vasca curatoriale dell’acquario, è un’operazione
difficile e, probabilmente, mai avvenuta, che presenta quindi grosse
controindicazioni. Ma se la situazione continuerà a peggiorare e se non si
allontanerà spontaneamente verso il mare aperto, sarà l’unica soluzione per
metterla al riparo dai comportamenti umani e darle la libertà.

Enpa Savona

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