Venerdì 27 luglio, a Loano, la produzione-evento “Vola vola vola”, che vede protagonisti Ambrogio Sparagna, l’Orchestra Popolare Italiana, con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori, chiuderà l’ottava edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana.
Ambrogio Sparagna, da tempo è una figura di spicco della rivisitazione colta del grande patrimonio musicale popolare. Fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana, Sparagna è impegnato in progetti che hanno l’obiettivo di promuovere e valorizzare il repertorio della musica popolare italiana. Il sodalizio artistico con Francesco De Gregori ha portato alla rilettura di alcune delle sue canzoni più belle e meno conosciute con i suoni antichi e insoliti di Sparagna e della sua orchestra.
Il programma dell’ultima giornata del festival prenderà il via con l’incontro, alle ore 19.00, nell’arena estiva Giardino del Principe con Ambrogio Sparagna. L’artista presenterà il suo nuovo progetto, che lo vede al fianco di Francesco De Gregori, ennesima testimonianza che la musica popolare e quella cosiddetta d'autore sono vasi comunicanti.
“Nel corso della sua carriera – spiega il direttore artistico, John Vignola - Sparagna ha raccontato egregiamente ritmi e paeseggi del nostro territorio mescolando sempre influssi e culture anche differenti fra di loro. Con De Gregori sposta ulteriormente il limite di una curiosità che coniuga tradizione e modernità, in piena sintonia con lo spirito del Premio Nazionale di Loano.“
L’incontro è un preludio al concerto che si terrà la sera stessa alle ore 21.30, sempre nell’Arena Estiva Giardino del Principe.
Il lavoro di Ambrogio Sparagna si colloca da sempre in maniera viva ed attuale all’interno del grande patrimonio della nostra musica tradizionale, unendo al rigore della ricerca sul campo la freschezza e la musicalità dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica
Guidato dagli innumerevoli organetti del suo fondatore e direttore, questo Ensemble di giovani musicisti - zampogna, ghironda, ciaramella, viola e violino a tromba, scacciapensieri e percussioni di ogni tipo - ripropone e rivisita in una continua festa sonora (e al di fuori di ogni manierismo accademico) suoni e ritmi che da sempre appartengono alla nostra sensibilità e alla cultura della nostra terra.
In questo contesto di assoluta contemporaneità non deve stupire la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori, che si è avvicinato spesso nel suo percorso artistico alle suggestioni della musica popolare italiana: Francesco proporrà nel corso dello spettacolo alcune delle sue canzoni più belle e meno conosciute, duetterà a tratti con Ambrogio, si cimenterà in una breve rilettura Dantesca al ritmo della pizzica.
Le canzoni di De Gregori sono rimodellate con i suoni antichi e insoliti di Sparagna e della sua orchestra
Per la prima volta, il repertorio meno conosciuto di uno dei più grandi cantautori italiani, si fonde con quello dell’alfiere della nuova musica popolare per due ore di spettacolo, allo stesso tempo, poetico ed energico.
Il cantautore romano interpreterà non solo le sue canzoni ma anche altri brani ispirati alla tradizione così come Sparagna, che punteggerà lo spettacolo con i suoi brani ispirati ai cantastorie e ai balli popolari.
Una occasione unica per attraversare l’Italia musicale.
Il Premio è organizzato dall'Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al
Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari, Doppia J srl Gestione Ssupermercati e il patrocinio della Provincia di Savona, dell'ANCI e del MEI.
Il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana ha ricevuto anche quest’anno il prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.
La serata è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
VOLA VOLA VOLA
Canti popolari e canzoni
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Ambrogio Sparagna
Francesco De Gregori
Raffaello Simeoni voce, flauti, mandola
Cristiano Califano chitarre
Valentina Ferraiuolo tamburelli
Antonio Vasta fisarmonica, zampogna, pianoforte
Antonello Di Matteo clarinetto, zampogna
Lucia Cremonesi viola
Diego Micheli contrabasso
Ottavio Saviano batteria
Erasmo Treglia violino a tromba, ghironda, ciaramella
"Forse non tutti sanno che la collaborazione con Ambrogio Sparagna risale già a molti anni fa: cominciammo a trafficare insieme con la musica quando io lo chiamai per chiedergli di arrangiare insieme un paio di mie canzoni per uno spettacolo da fare alla radio. Poi in anni successivi ho partecipato alla sua Opera "La via dei Romei". Spessissimo mi ha raggiunto in tourneè come ospite speciale. Qualche volta la cosa è più ufficiale, c'è un vero e proprio cartellone che mette insieme i nostri due nomi. Questo VOLA VOLA VOLA è un concerto che mette al centro L'Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna con tutti i suoi strumenti tradizionali: percussioni, zampogne, organetti naturalmente, ghironde, ciaramelle, scacciapensieri. In questo ambito sonoro Ambrogio mi ha chiesto di cantare una decina di mie canzoni, di farle entrare in questo contesto. E secondo me ci stanno benissimo! Sparagna ha fatto degli ottimi arrangiamenti ,tirando fuori la ritmicità di certe mie cose che magari nei dischi originali erano un pò sottintese...Che so, canzoni come La ragazza e la miniera o San Lorenzo. Come Ipercarmela o Babbo in prigione o qualcuna come Vola Vola, che dà anche il titolo al Tour, una canzone in dialetto abruzzese, forse la prima che abbia mai ascoltato live in vita mia. Me la cantava mio padre quando ero piccolissimo facendomi ballare sulle ginocchia. Potrei dire che è stato il mio primo incontro con la vocalità. O quanto meno il primo che ricordi consapevolmente. Poi canto anche un paio di cose di Ambrogio e qualche terzina della Divina Commedia, come ho già fatto anni fa alla Notte della Taranta a Melpignano dove Sparagna era il Maestro Concertatore. Ma è difficile parlarne più di tanto: bisogna ascoltare. Quindi venite a sentire e capirete meglio di che cosa si tratta."
Francesco De Gregori