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Politica | 24 luglio 2012, 15:18

Il consiglio regionale filocaccia, il PD: nessun accordo con le associazioni ambientaliste, allora reintroduciamo le 5 giornate

Il consiglio regionale filocaccia, il PD: nessun accordo con le associazioni ambientaliste, allora reintroduciamo le 5 giornate

I consiglieri regionali Nino Miceli, Valter Ferrando, Alessio Cavarra hanno presentato nell’ambito della IV Commissione consiliare “Attività produttive” un emendamento all’atto proposto dalla Giunta che reintroduce le 5 giornate di caccia dal 1 ottobre al 30 novembre.

 


“L’emendamento – spiegano Miceli, Ferrando e Cavarra – si basa sul fatto che, nonostante la Giunta abbia provato ad introdurre misure limitative per aprire un dialogo con le associazioni ambientaliste, come per esempio questa riduzione delle giornate da 5 a 4 (fisse mercoledì, sabato e domenica più una giornata di appostamento), l’accordo non è stato raggiunto. Di conseguenza, la nostra iniziativa intende ripristinare una situazione precedente che riteniamo più coerente con le consuetudini venatorie regionali e compatibile con le osservazioni relative le annate precedenti.”


In Commissione si è inoltre discusso dell’annosa questione della caccia in deroga sulla quale si sta portando avanti un lavoro bipartisan da parte di tutti i membri. Anche su questo, i tre consiglieri PD hanno presentato un emendamento sostitutivo del provvedimento amministrativo a firma del consigliere della Lega Nord Bruzzone.


“Sulla caccia in deroga il nostro emendamento accoglie tutte le osservazioni prodotte dalla Commissione Europea, innanzitutto, limitando l’eventuale apertura in deroga solo per lo storno – commentano Miceli, Ferrando, Cavarra che aggiungono che “l’iter prevede, dopo questa votazione favorevole in Commissione regionale, il passaggio alla Commissione europea e all’ISPRA per un parere preventivo e quindi il definitivo passaggio in aula per l’approvazione finale”.


Come ricordano infine: “Rispetto allo scorso anno, il provvedimento, grazie anche ai dati emersi dalla ricerca dell’Università di Genova, presenta importanti novità: introduce il numero chiuso di 4000 autorizzazioni alla caccia per prelievo in deroga e fissa il limite massimo di prelievo giornaliero a 10 capi e quello stagionale a 40; stabilisce che i capi dovranno essere registrati nell’apposita scheda subito dopo l’abbattimento e non a fine giornata come gli anni scorsi.”



com.

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