Politica - 17 luglio 2012, 15:00

Melgrati: declassamento dei Pronto Soccorso di Albenga e Cairo Montenotte, l’assessore Montaldo risponde in aula accusando Berlusconi del debito della sanità ligure

Melgrati: “IRI di grande attualità con il Pronto Soccorso di Santa Corona in tilt ieri; l’assessore Montaldo non risponde sui conti ma fa demagogia politica”.

Discussa oggi in aula in Consiglio Regionale l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Regionale Marco Melgrati del gruppo P.d.L. sulla ipotesi ventilata dalla maggioranza di sinistra in Regione circa il declassamento dei pronto soccorso dell’Ospedale San Giuseppe di Cairo, in Valbormida, e del nuovo Santa Maria di Misericordia di Albenga, nel ponente savonese, a presidi di primo intervento, nel quadro della riclassificazione dell’emergenza nell’ambito del piano di riorganizzazione sanitaria, giustificato dalla necessità di risparmio.

Mai come oggi attuale questa interrogazione, dopo gli articoli sui media sul Pronto Soccorso di Santa Corona in tilt nella giornata di ieri, con attese fino a 12 (dodici) ore per essere visitato e/o ricoverato, soprattutto dopo la chiusura del reparto di Ortopedia di Alberga, e i lamentati vincoli di spazio e di personale.

“L’assessore non ha risposto sui numeri – dichiara Melgrati – ma si è limitato a fare demagogia spicciola sulle colpe del governo Berlusconi per l’aumento della spesa pubblica. E’ bastato che Berlusconi ventilasse la Sua discesa in campo per evocarne il “fantasma politico”, e farLo ritornare al centro della scena come “capro espiatorio” di tutti i mali da parte di autorevoli membri del P.D. Non ha risposto circa il presunto risparmio di 300.000 euro nei confronti del “buco” della sanità dello scorso anno che nella sola Provincia di Savona è stato valutato in 18 milioni di euro”.

“La difesa da parte mia dei Pronto Soccorso di Albenga e Cairo non è una operazione di ricerca di preferenze, - ha continuato il consigliere regionale del Pdl - come ha cercato di insinuare l’assessore Montaldo, ma è una battaglia di civiltà e di servizi minimi condivisa da tutto il comprensorio albenganese; d’altronde io sono un professionista e un imprenditore imprestato alla politica, non ho bisogno di fare questo lavoro come Lei, che è un professionista della politica, come quasi tutti gli esponenti del P.D. eletti nelle istituzioni. Non ha risposto nemmeno circa gli sprechi dei costi degli incarichi a primari andati in pensione, vere e proprie “marchette politiche”, ad Albenga come al San Martino di Genova”.

“Abbiamo presentato, insieme alla consigliera Robera Gasco, in Consiglio Regionale, un ordine del giorno che ovviamente non è stato condiviso da tutta la maggioranza, e non si è potuto quindi discuterlo e approvarlo in sede odierna. Vedremo, ma soprattutto vedranno gli elettori della Provincia di Savona, quando verrà in consiglio questo Ordine del Giorno, come voteranno i Consiglieri Regionali di maggioranza Quaini, dal quale non accetto lezioni di etica politica, Miceli, Boffa e l’assessore Rambaudi, tutti eletti in provincia di Savona. E state certi che su queste partite i cittadini hanno la memoria di un elefante”.

“Ho invitato l’assessore alla grande manifestazione del 31 di luglio ad Albenga, - conclude Melgrati - quando il “popolo” del comprensorio albenganese scenderà in piazza per abbracciare simbolicamente tutto l’Ospedale, sapendo che non verrà mai, altrimenti farebbe la fine prevista nella vecchia canzone di Gian Pieretti: “se sei l’assessore ti tirano le pietre!!!”.

com.