Politica - 17 luglio 2012, 19:27

Depotenziamento pronto soccorso Albenga e Cairo: il confronto tra Melgrati e Montaldo oggi in regione

Secondo la nota inviata dal consigliere Marco Melgrati

Intervento in Consiglio regionale del 17 luglio 2012

 

Iri sul depotenziamento dei pronto soccorso di Albenga e Cairo Montenotte.


MELGRATI: Questa iri è di grandissima attualità. Proprio oggi abbiamo letto sui giornali del pronto soccorso di Pietra che è andato in tilt, con code di attese di 12 ore per essere visitati e soprattutto da quando non c’è più il reparto di ortopedia presso l’ospedale di Albenga, tutti i pazienti che hanno bisogno di interventi ortopedici si riversano tutti sul Santa Corona. E ancor più di attualità perché il 31 luglio si terrà questa grande manifestazione ad Albenga a difesa dell’ospedale comprensoriale. A questa manifestazione Assessore, ovviamente, è caldamente invitato a partecipare. Sappiamo che non verrà, ma avremmo piacere di averla tra di noi ad abbracciare così simbolicamente l’ospedale di Albenga.

Fatte queste premesse, vengo all’interrogazione.

Abbiamo appreso dagli organi di stampa che nella riunione di maggioranza del 26 giugno 2012 è stato proposto dall’Assessore alla salute Claudio Montaldo il declassamento dei pronto soccorso del “San Giuseppe”, di Cairo Montenotte e del nuovo “Santa Maria di Misericordia”, di Albenga, a presidi di primo intervento, nel quadro della riclassificazione dell’emergenza nell’ambito del piano di riorganizzazione sanitaria, giustificato dalla necessità di risparmio.

Io interrogo l’Assessore per sapere se corrisponde a verità quanto appreso dai media; se sia volontà dell’Amministrazione di centro-sinistra di questa Regione di dare seguito a quanto presentato in maggioranza circa la riclassificazione dell’emergenza nell’ambito del piano di riorganizzazione sanitaria, e declassare quindi i pronto soccorso degli ospedali “San Giuseppe” di Cairo e del “Santa Maria di Misericordia” di Albenga a Presidi di Primo Intervento demandando all’Asl Savonese la scelta di tenerli aperti 12 o 24 ore al giorno; nonostante siano state raccolte più di trentamila firme e nonostante vi siano più di trentamila accessi all’anno al pronto soccorso di Albenga; e infine come sia stato considerato il risparmio “annunciato” di 300.000 euro (ricordo che il buco nel bilancio della sanità l’anno scorso era di 18 milioni di euro nella sola provincia di Savona), visto che il personale medico ed infermieristico rimane comunque in servizio, nonostante il declassamento, e se non si ritenga che ci siano da fare altri tipi di risparmio, come quello di evitare consulenze a ex primari andati in pensione come accaduto ancora di recente nel plesso ospedaliero di Albenga.


MONTALDO: Ne parleremo dopo del San Martino, perché non c’è nessuna consulenza Consigliere Melgrati, si tratta di un’altra cosa che riguarda il contratto dell’Università.

La proposta che io ho avanzato, che giace in Consiglio da tanto tempo e che credo sia giunto il momento di recuperare, è una proposta che ha una motivazione prima di tutto che è quella di classificare e denominare le strutture per quello che sono, a garanzia della sicurezza e della salute dei pazienti. Naturalmente capisco che lei appartenga a quella parte spendacciona del sistema politico di questo paese che ha preso qualche anno fa , all’inizio dell’ultimo governo Berlusconi, la spesa pubblica al 39% fuori gli interessi, e che ha l’ha restituita ben oltre il 40%, perché ragiona così. Noi non siamo in grado nelle condizioni attuali del sistema sanitario ligure e nazionale di garantire dappertutto i pronto soccorsi, per una ragione economica, ma anche per una ragione di qualità dei servizi. Allora parlo solo di questo, bisogna fare un’operazione verità che dica ai cittadini dove c’è un pronto soccorso, perché ci sono tutte le cose che sono previste per un pronto soccorso, e dove non c’è, si chiamerà in un altro modo, se no inganniamo la gente. Io capisco che a livello locale può venir bene, lei fa una bella battaglia, ci mettiamo una targa, e lei si fregia di questo risultato e magari si prende un po’ di preferenze la prossima volta. Dopodiché i cittadini, se vanno lì, si trovano in una situazione che non può garantire quello che un pronto soccorso per legge e per tutela vera dei pazienti deve garantire. Per di più siamo a pochi chilometri da una struttura che ha un Dea di II livello, di II livello e che quindi deve garantire e garantisce tutta una serie di cose. Certo che un codice bianco può starci anche molte ore ad attendere. Perché di questo si tratta a proposito delle ore che lei ha citato. Comunque su questa materia interverrà e deciderà il Consiglio Regionale e quando il provvedimento sarà portato all’attenzione della commissione e del Consiglio ognuno avrà modo di esprimersi e di dire che cosa bisogna fare. Io per quanto mi riguarda mi esprimo adesso sul fatto che bisogna dare servizi veri, non cose che stanno solo sulla carta e per fare un pronto soccorso ci vuole un chirurgo, un medico, reperibili una serie di specialisti che finchè sono reperibili hanno un costo, se vengono chiamati il costo ovviamente aumenta. […] Per metterci a posto non possiamo più permetterci di avere la ridondanza di servizi ospedalieri che sono la causa dei problemi economici della sanità in questa Regione.


MELGRATI: Ma vede Assessore, ancora una volta lei non mi ha risposto. Io le ho chiesto come un’ipotesi di risparmio di 300 mila euro possa condizionare la chiusura o l’apertura di un pronto soccorso. Mi ha parlato di fumo. Mi ha parlato di Berlusconi, perché visto che ieri è circolata la notizia di una sua candidatura ricominciamo a parlare di Berlusconi, quindi le colpe di tutto il mondo sono di Berlusconi…come se quando c’era Prodi ci fosse una stretta nei conti, non una finanza allegra come è stato fatto per anni e anni dai governi di sinistra e di destra. Lei non mi ha risposto sulle marchette politiche di questi primari che vanno in pensione e poi vengono recuperati con le consulenze. Le farò un’interrogazione specifica la prossima volta, magari ci mettiamo dentro anche quelle di San Martino che mi suggerivano i miei colleghi di minoranza. Assessore lei ha parlato di preferenze, di targhe, a me non interessa, perché vede io sono un professionista prestato alla politica, non sono come lei un professionista della politica, a me non interessa essere rieletto la prossima volta, a me interessa fare il bene dei cittadini, io il mio lavoro ce l’ho, faccio l’architetto, faccio l’imprenditore, a me non interessa fare queste battaglie per prendere dei voti, a me interessa fare queste battaglie perché sono battaglie di civiltà,e e questo le dimostreremo con la grande manifestazione del 31 di luglio quando tutto il circondario di Albenga abbraccerà simbolicamente il suo ospedale. Lei dice denominare le strutture per quelle che sono, bene lo sono già. Sono due pronto soccorso. Comunque Assessore, come al solito, lei non mi ha risposto nel dettaglio e ha solo fatto della gran polemica politica.




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