"Nei giorni scorsi, il capogruppo della Lega Nord della Provincia di Savona Stefano Mai ha presentato un ordine del giorno da discutersi nel Consiglio Provinciale di ieri in merito all’ipotesi di declassamento dei pronto soccorso di Albenga e Pietra Ligure, integrato e sottoscritto dal consigliere provinciale del Popolo della Libertà Teresiano De Franceschi, che a sua volta aveva presentato un compatibile documento.
I contenuti dell’odg fanno riferimento alle problematiche che si creerebbero con la riduzione a due unici pronto soccorso, Santa Corona e San Paolo.
“Prendendo atto della situazione economica generale ma nella fattispecie sanitaria, interessata da un sottofinanziamento considerevole e della necessità di giungere ad un sistema che possa essere più efficiente, che abbia costi standard e stessa qualità del servizio in tutto il paese, crediamo che ci si possa arrivare attraverso una razionalizzazione dell’intero sistema e non facendo i conti a tavolino", spiega Mai. "Riteniamo necessario concentrare l’attenzione sulle dirigenze e soprattutto al contenimento delle fughe verso destinazioni fuori regione, per le quali si parla di un costo pari ad oltre 100 milioni di euro. Così come pensata, la razionalizzazione, lascia non poche preoccupazioni che scaturiscono dalla complessa orografia della Provincia di Savona, che ricordiamo essere la più vasta per estensione territoriale della Liguria,un territorio sul quale ripiegano molti comuni delle province di Imperia e Cuneo; dalle problematiche per i trasferimenti viari, invernali nell’entroterra ed estivi sulla costa".
"È incomprensibile poi", prosegue, "come il pronto soccorso di Pietra possa supportare gli oltre 30000 interventi annuali che si sommerebbero ai 50000 propri, creando probabilmente una situazione di emergenza nell’emergenza. E le preoccupazioni di Comitato sanitario locale, del Distretto Sociosanitario Albenganese, dei sindacati Uil Fpl, le delibere dei Consigli Comunali dei Comuni ingauni, le richieste degli amministratori valbormidesi, la Regione le ha tenute in considerazione? Sicuramente ci sarebbe un risparmio immediato - ma non si sa bene di quanto visto che ogni giorno la cifra muta di centinaia di migliaia di euro - ma complessivamente? La spesa a carico del cittadino lieviterebbe di certo, senza calcolare che l’ospedale di Pietra Ligure dovrebbe essere adeguato, mentre da tempo si parla della costruzione di un nuovo presidio a Savona. Non sono forse soldi pubblici?”.
In sede di conferenza dei capigruppo, prima del Consiglio Provinciale è emersa la necessità di rimandare il punto all’odg. L’impegno che si chiede al Presidente ed alla Giunta Provinciale è di opporsi celermente e tenacemente con ogni mezzo alla scelta della Giunta Regionale di declassare i Pronto Soccorso di Albenga e Cairo Montenotte, e di prendere atto ed inviare a tutti i comuni della provincia di Savona, un documento che verrà stilato da una commissione consiliare specifica convocata per il 10/7/2012, per farlo approvare nei rispettivi consigli comunali. Celermente, poiché prima della pausa estiva gli Amministratori Regionali hanno intenzione di approvare tale documento.
“È questo il motivo", nota ancora Mai, "che ha spinto la Lega Nord ed il Pdl a presentare due ordini del giorno 2 giorni prima, ed il documento condiviso solamente oggi, perché c’è una grande necessità di azioni concrete ed urgenti sul territorio. Mi spiace che la minoranza non abbia accettato l’invito a votare tale ordine del giorno perché molto complesso e a detta del PD, che devono approfondire… In realtà la prima volta che è uscita la notizia del paventato declassamento era l’estate 2011. Che cosa devono approfondire? Non sono a conoscenza del problema? O fanno finta di nulla, trovandosi nell’imbarazzante situazione che tale provvedimento sia pervenuto dalla loro parte politica?”
Il consigliere Mai ha poi fatto un excursus su tutto ciò che il Ponente Savonese ha già perso o perderà ricordando in primis il tribunale di Albenga. “Tutto lascia dedurre che sia in atto un’evidente manovra che tende a svuotare gli ospedali di Albenga e Cairo per poi procedere, probabilmente, ad una privatizzazione, trasformandoli da ospedali pubblici a cliniche private.
Qualcuno ha il coraggio di parlare di populismo e che le posizioni prese sono proclami elettorali, ma qui siamo a difendere i nostri cittadini, molti dei quali non si sono ancora resi conto che tutto è sulle loro spalle. Certo perché tutta questa rivoluzione graverà sui loro bilanci familiari.
Infatti la furbata dei tecnici non è aumentare ulteriormente la tassazione per tenere in piedi il sistema, ma aumentare la spesa pro-capite. Qui scherziamo sulla pelle della gente ed è ora che la politica ritorni a prendersi il suo ruolo, quello di lavorare davvero per il territorio, unita da interessi comuni: LA VITA”.
“A volte mi chiedo se abbia senso per gli amministratori comunali e provinciali continuare ad amministrare quando ogni giorno ti scende dall’alto un provvedimento devastante per il cittadino?
E dopo un’ampia riflessione credo fortemente che si debba continuare a lottare per dare voce al territorio ed alle sue esigenze. Una lotta per la sopravvivenza del nostro territorio e della nostra gente che paga le tasse e si domanda per cosa, visto che gradualmente viene privata dei servizi di base: sanità, sicurezza ed istruzione, tanto per essere chiari”."