Già titolari a Finale Ligure e a Loano delle botteghe Equo Solidali, hanno aperto il bar “Ubuntu” per facilitare l’incontro ed il confronto con le persone
“La nostra scelta di aprire il bar è stata dettata dal fine di avvicinare le persone ai percorsi che ognuno può intraprendere per rendere questo mondo migliore, cominciando dalle piccole cose”.
Esordisce così Tiziana Bonora, della Cooperativa Nuova Solidarietà di Finale Ligure che aderisce a Confcooperative Savona e continua: “Crediamo fermamente nel mondo della cooperazione forti del detto ‘l’Unione fa la forza’. Il bar è un punto di incontro che vede l’organizzazione e la proposta di laboratori di ‘altra economia’ e ‘consumo critico’.
Crediamo nel valore della legalità, nell’importanza della centralità della vita, nell'importanza della finanza etica, nell'indispensabile tutela dei diritti umani e della biodiversità.
Spiega Tiziana Bonora: “Siamo in mano ad un mondo che non vede più le persone come individui ma come numeri, come ‘risorse umane”. Ecco noi vogliamo riportare gli individui al ruolo di persone capaci di relazione, ognuno con le proprie esigenze, i propri bisogni, le proprie aspirazioni.
Per esempio nell’ultimo periodo, parlo degli ultimi anni, abbiamo da fare i conti con sempre più gente affetta da intolleranze alimentari. Questo può essere un sintomo su cui riflettere insieme: la qualità dei nostri cibi, il nostro potere di controllo sulla filiera e le informazioni su come questi cibi vengono prodotti, coltivati, trattati, sugli impatti che essi hanno negli ecosistemi e nelle società di provenienza, per effetto della globalizzazione, è praticamente annientata”.
Il bar “Ubuntu” si trova in Via CONCEZIONE 59 a Finale Ligure: il suo nome deriva da un antico concetto Sud Africano che significa “Benevolenza verso il prossimo” - come afferma l'arcivescovo Desmond Tutu - premio Nobel per la Pace e per il suo impegno contro l'apartheid: “UBUNTU È L'ESSENZA DELL'ESSERE UMANO, È CONDIVISIONE, non siamo individui ma UMANITA'”. Qui puoi per esempio gustare un caffè di cui finalmente riesci a conoscere la storia: dalla terra e la semina alla tazzina.
Conclude Tiziana Bonora: “Abbiamo sempre in programma un calendario di iniziative gratuite e aperte a tutti per renderci più consapevoli e quindi più sensibili sui grandi temi e sulle sfide che adesso attraversano la nostra storia, per viverla da protagonisti, più responsabili e magari più felici.