Oggi per me cominciano le vacanze e da sempre le mie vacanze cominciano allo stesso modo: con la visione di uno dei panorami più struggenti del pianeta, la ciminiera di Savona.
La mia cartolina estiva da bambino. Si partiva sempre troppo presto, con la pancia troppo piena di biscotti, e sui curvoni della Torino-Savona, allora pericolosissima, mi assaliva una specie di mal di mare senza mare che cessava d'incanto solo quando all'improvviso spuntava lei, la ciminiera. Così bella che col tempo ne hanno aggiunto un'altra. Le Ciminiere Gemelle.
Gli ambientalisti inorridiranno, ma quei tubi rivolti verso il cielo rappresentano un panorama insostituibile della mia vita. A volte gli sono passato accanto per andare dai nonni a Sanremo. Ma tante altre ho girato loro le spalle per entrare in città, dove viveva uno dei fratelli di mia mamma, con una moglie adorabile e una figlia che oggi purtroppo non c'è più, altrimenti alle 18,30 sarebbe alla Fortezza del Priamar per sostenere il cuginetto torinese in un'impresa improba. Intervisterò un savonese cui voglio molto bene, Fabio Fazio. Non so chi dei due sarà più emozionato: se io a intervistare il principe degli intervistatori o lui a parlare di sé davanti a parenti e amici di infanzia.
Il nostro incontro era previsto alle 21,30, ma la finale degli Europei ha costretto gli organizzatori ad anticiparlo di tre ore per non sottrarre audience alla Rai: milioni e milioni di savonesi, come no?, avrebbero rinunciato a vedere gli Azzurri pur di venire ad ascoltarci. Io non so fare le interviste e Fabio non ama essere intervistato. Ci divertiremo un mondo. Spero anche voi.