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Attualità | 01 luglio 2012, 20:36

Alassio: il TAR cassa Punta Murena

A convincere il Tar, uno dei motivi proposti dall’avvocato Daniele Granara in un ricorso che, pure, aveva irritato il Tar per la sua lunghezza «smisurata, 82 pagine, che viola il dovere di sinteticità».Il ricorso era stato presentato da un centinaio di alassini e dal Wwf (di Marco Preve - Repubblica.it)

Alassio: il TAR cassa Punta Murena

Il TAR boccia, per violazioni paesaggistiche, la palazzina per super-ricchi progettata ad Alassio dall’architetto ed ex sindaco Pdl Marco Melgrati. La ristrutturazione di Punta Murena, uno dei luoghi più belli ed esclusivi d’Italia, deve quindi attendere. I giudici del Tribunale Amministrativo, l’altro ieri, hanno infatti annullato «il provvedimento del comune di Alassio del 16 giugno 2011 di conclusione del procedimento di approvazione del progetto di Puo (Piano Urbanistico Operativo) di iniziativa privata “Punta Murena — Villa Brunati e suo giardino”, presentato dalla società Aida srl».

A convincere il Tar, uno dei motivi proposti dall’avvocato Daniele Granara in un ricorso che, pure, aveva irritato il Tar per la sua lunghezza «smisurata, 82 pagine, che viola il dovere di sinteticità».

Il ricorso era stato presentato da un centinaio di alassini e dal Wwf. I giudici non hanno ritenuto titolati gli abitanti mentre hanno riconosciuto al Wwf di essere portatore di interessi comuni come l’ambiente e il paesaggio, in ipotesi messi a rischio dall’intervento.L’operazione Punta Murena, come spesso accade in Liguria, èstata resa possibile da uno dei tanti condoni. In questo caso, quello che “perdonava” la realizzazione di alcuni bungalows costruiti decenni orsono nella piccola penisola poco fuori Alassio. Del luogo incantevole, e del possibile guadagno altrettanto grazioso, si era innamorato, una decina di anni fa, l’allora potentissimo immobiliarista Luigi Zunino, prima che la sua società Risanamento andasse in crisi. La sua società, Aida — oggi controllata da Mediobanca — , che ha presentatoil progetto, ha come ammini-stratore un fedelissimo di Zunino, Carlo Manuel Bonzano che è anche presente in una società collegata, la Punta Murena 2012, che fa invece capo ad uno dei commercialisti più importanti di Milano, Ugo Rock.

Secondo il progetto firmato — con il collega milanese Marco Maria Sagnelli — anche dall’architetto Marco Melgrati (in consiglio comunale vi furono polemiche per l’incarico professionale assunto quando sarebbe statoancora primo cittadino), oggi consigliere regionale Pdl e fino a due anni fa sindaco di Alassio, al posto dei bungalows dovrebbe sorgere un’unica palazzina con otto appartamenti per milionari. Il Tar ha respinto le osservazioni di natura urbanistica ma ha annullato anche l’autorizzazione paesaggistica del Comune per «violazione della disciplina paesistica ».

Perché la «realizzazione del nuovo edificio su diverso sedime, integrando una vera e propria ristrutturazione urbanistica, nonsi configura affatto come un intervento “episodico”. ... preordinato al recupero di “singole” situazioni di degrado... ma integra la costruzione di un nuovo edificio, chiaramente vietata dalla disposizione di cui all’articolo 48 comma 4 delle Norme tecniche di attuazione del Piano territoriale di coordinamento paesistico».Il Tar “bacchetta” inoltre la Regione perché, all’origine dell’illegittimità del Puo («certificato sullabase di un presupposto pacificamente errato»), ci sarebbe proprio un parere regionale dell’urbanistica regionale che, secondo il Tar «avrebbe erroneamente» individuato la disciplina paesistica da seguire rifacendosi all’articolo 43 (insediamenti diffusi) delle Nta invece che al 48 (insediamenti sparsi), molto più restrittivo. Ora è probabile un ricorso al Consiglio di Stato della società, mentre non è chiaro cosa intenda fare il Comune di Alassio.

Marco Preve

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