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Attualità | 29 giugno 2012, 12:00

Savona Fornaci: il progetto residenziale nel campetto della chiesa...

... tra raccolta di firme e minacce

Savona Fornaci: il progetto residenziale  nel campetto della chiesa...

Tratto da UominiLiberi.eu

 

Dopo alcuni giorni passati a seguire le vicende della raccolta firme e le voci che si susseguono sul progetto residenziale che interesserà il campetto della chiesa alle Fornaci (ho visto sulle pagine di UL l’articolo), oggi ho deciso di scrivere per fare il punto della situazione e per far emergere tutte quelle cose che non ho ancora visto sui giornali e da nessun’altra parte, se non sulla bocca dei  fornacini. A dire la verità, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata....

una cosa che sono venuto a sapere oggi e che mi ha fatto uscire di senno. Pare che la “faccendiera” della parrocchia abbia velatamente minacciato l’affittuaria di un posto auto dicendo che, se firmerà la petizione, il parroco le toglierà il diritto al parcheggio…..

Senza contare che il parroco mette in giro la voce che possono firmare la petizione solo i padroni di casa….. Ma andiamo con ordine.

E’ uscito un articolo su.. La Stampa ...dove si parla di nuovi progetti edili fra i quali un palazzo e ben due piani di box interrati nell’area dove oggi c’è un ex magazzino, adibito a garage per il ricovero di automobili ed un piazzale, utilizzato come parcheggio.

Alle Fornaci, lo sanno anche i muri che quell’area è stata donata per farci giocare i bambini dell’oratorio della parrocchia. Pare che siano stati donati i soldi per l’acquisto dell’area specificando la destinazione d’uso finale della stessa. Passati ormai i decenni, non si riesce a capire se di questa donazione ve ne sia più traccia. Da quello che son riuscito a carpire fra una chiacchera e l’altra con i miei amici fornacini, i posti auto sono pagati 40 euro mensili.

Da tecnico posso anche sbilanciarmi nell’affermare che, forse, la costruzione adibita a garage coperto dovrebbe essere interessata da Certificato Prevenzione incendi, avere estintori, vie di fuga etc. ma non ho mai potuto avere accesso al locale e quindi le mie sono solo conclusioni basate sull’osservazione “da fuori”. Un manufatto di cemento di due piani, utilizzato come magazzino e poi come supermercato (Basko) ed infine la C.I.M.E. (materiale elettrico) Ad ogni modo la questione mi suona un tantino “fuorilegge”.

Il nuovo progetto prevede una palazzina di 4 (quattro) piani e non tre come si vede dal rendering 3D delle immagini dell’articolo de La Stampa, fra l’altro mostrati come se fossero allo stesso livello del secondo piano dei palazzi circostanti. Un’immagine del genere è ovviamente creata ad arte per far digerire meglio l’opera ai boccaloni ma non certo al sottoscritto.

La cosa che spaventa di più sono i 2 (due) piani di box interrati scavati a ridosso le palazzo di Via Saredo 17a!!! le assemblee condominiali di Via Saredo 17a e Via Ponchielli 3 avevano deliberato negativamente nei confronti di questa scelleratezza.

Ma sta gente si rende conto che sottoterra c’è la sabbia? Lo sa sta gente che tutti i box interrati del quartiere (un solo piano) patiscono allagamenti continui perché sono al di sotto del livello del mare? I palazzi che circondano l’area, costruiti negli anni ’50, sono privi di cantine proprio per quel motivo. Arrivano questi “fenomeni” con la fede nel portafoglio e s’inventano il progetto fantascientifico. I palazzi interessati da questo scempio sono 6; 5 sono da 7 piani ed uno da 8.

Non sono costruzioni da poco. Ho saputo per certo che le fondamenta di Via Saredo 17a hanno ricevuto un intervento di ristrutturazione perché la sabbia usciva dai muri che sembravano scoppiati. Al primo piano di suddetto edificio, un appartamento ha crepe di assestamento sui muri e sui soffitti. Via Ponchielli 1 invece ha muri portanti che in alcuni punti si sono incurvati. Il condominio di Corso Vittorio Veneto 40a è quello messo meglio, costruito sui resti di un ex fortino militare.

Con tutto quello che succede nel territorio ligure dove appena si scava le costruzioni adiacenti patiscono pesanti contraccolpi e assestamenti al limite della sicurezza si pensa ad un progetto PERICOLOSISSIMO per il resto dei palazzi circostanti.

Andatelo a raccontare agli inquilini dei palazzi in darsena, adiacenti alla Torre Bofill. Crepe ovunque, vibrazioni continue e nemmeno un riferimento al quale chiedere i danni, a causa del fallimento della ditta appaltatrice.

Io non credo che di colpo un palazzo crolli (a parte che ai piani alti le scosse di terremoto anche di bassa entità si sentono alla grande e potrebbero dare quest’idea) ma se per caso un giorno avviene un cedimento in qualche punto, vengono i Vigili del Fuoco e questi tolgono l’agibilità al palazzo o a tutti i palazzi, ci si rende conto che 150 appartamenti verranno evacuati? Ci si rende conto che poi gli inquilini di quegli appartamenti non potranno più rientrare? E dove vanno a dormire? A Vivere? A casa della “faccendiera” parrocchiale? A casa del prete?

A proposito del Don! Con un paio di click sui motori di ricerca ho potuto scoprire il suo modus operandi. A Sant’Ermete ha fatto le stesse cose che ha fatto qui alle Fornaci. Fra le tante, il famoso aperitivo dopo la messa, finito fra i servizi di Striscia la Notizia.

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Nuovi parroci a Quiliano e Sant'Ermete

Nuovi parroci a Quiliano e Sant'Ermete Una scelta del vescovo Muovi parroci a Quiliano e Sant'Ermete QUILIANO.

Cambio della guardia nella parrocchia di Quiliano. Don Gianluigi Caneto lascerà il posto a Domenico Venturetti che proviene dalla parrocchia di San Giovanni Battista a Finalmarina. Don Primo Campion invece lascerà Segno e Sant'Ermete a Emilio Damele e Alessandro Capaldi. Primo Campion è stato destinato alla parrocchia di Varigotti dove prenderà il posto di Giorgio Barbacini. Per quanto riguarda Segno e Snt'Ermete la Curia ha deciso di dar vita ad una «equipe». Infatti don Damele, che è parroco di Portovado si occuperà anche di Segno, mentre don Alessandro Capaldi, parroco di Montagna e viceparroco di Valleggia, dovrà prendersi cura anche di Sant'Ermete. Continua quindi l'avvicendamento di incarichi nell'ambito della diocesi di Savona. Il vescovo Lafranconi sta cercando di imporre la logica della «mobilità» dei sacerdoti, evitando che i parroci restino per sempre legati allo stesso ambiente. [e. b.J

Pagina 36

 (05.05.1998) LaStampa - numero 121

A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.

© La Stampa - Tutti i diritti riservati

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Oppure vai al link:

it.cultura.cattolica.narkive.com/2hOlXXwx/la-messa-e-finita-aperitivo-per-tutti

www.savonanews.it/2004/11/16/mobile/leggi-notizia/articolo/savona-il-prete-degli-aperitivi.html

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Una volta insediato e fatto bella figura agli occhi dei parrocchiani, allargando lo sguardo oltre la chiesa di Sant’Ermete, ha messo le mani sull’asilo fatiscente e se n’è uscito con un bel progetto residenziale. Bene! Bravo! Eliminare un asilo infantile e il servizio sociale che svolge per la comunità per realizzare quattrini da imbertarsi in chissà quali fantomatici progetti di carità. Quelli di Sant’Ermete l’hanno cacciato via e ce lo siamo ritrovato noi alle Fornaci. Tralasciamo le voci di malelingue che affermano che in quel di Sant’Ermo il Don si occupava da vicino di un’anima perduta (…e sposata) suscitando le ire del marito e probabilmente il vero motivo della cacciata. Senza contare le automobili che il parroco utilizza. Nell’arco di alcuni anni, una Toyota Prius seconda versione (post 1999) ed ora il nuovo modello,versione tre,  sul mercato dal 2009 (http://it.wikipedia.org/wiki/Toyota_Prius). 25.000 euro per la prima e un prezzo che varia fra i 27.500 e i 28.500 euro per la seconda,  escludendo il modello con tettuccio fotovoltaico etc. che viaggia sui 33.000 euro. Ci trattiamo bene neh?

Qualcuno ha chiesto lumi sul progetto alla “faccendiera”  la quale si è sbilanciata dicendo che bisogna trovare i fondi per rifare il tetto della chiesa. Anche questa affermazione rimane nei pettegolezzi di quartiere ma non mi sorprende affatto visto il livello etico e morale di queste persone.

A prescindere dalla donazione dell’area a fini ludici, che per conto mio dovrebbe essere rispettata, tutti, tutti, ma proprio tutti i fornacini suggeriscono la costruzione di una specie di silo per auto come quello costruito fra Via Piave e Ragioneria. 2 piani di posti auto più il piano terra. La chiesa avrebbe un gettito mensile garantito e i residenti sarebbero più contenti. Lo pensano e lo dicono tutti. No. Loro vogliono realizzare di più,  (soldi) tutti, maledetti e subito, come si dice di solito.

Non bisogna dimenticare che l’altezza del nuovo palazzo andrebbe ad oscurare gli appartamenti dei palazzi affacciati all’area, i quali riescono a vedere il mare in direzione Vado Ligure, con conseguente perdita di valore dell’immobile. Bisognerebbe andare in parrocchia a farsi rimborsare il dovuto, altro che la questua alla messa!

Con un po’ di tempo a disposizione ho cercato nel web alcune situazioni critiche di cui sono venuto a conoscenza negli ultimi tempi. Lo scenario è sconfortante. Di seguito alcuni link:

www.agorainforma.it/2011/11/02/il-geologo-box-interrati-e-speculazioni-edilizie-dissesto-inevitabile/

www.piazzacavour.it/2011/06/05/larea-ex-salem-i-box-interrati-la-chiesa-di-santanna-testimonianza-di-un-residente/

genova.repubblica.it/dettaglio/frana-di-pegli-cinque-sott-inchiesta/1787183

e i più clamorosi, dei quali si possono trovare testimonianze video su Youtube.

genova.erasuperba.it/inchieste-genova/borgoratti-via-bocciardo-abitanti-palazzo-civico-1-rimangono-fuori-casa

genova.repubblica.it/cronaca/2011/12/05/news/borgoratti_incubo_frana_il_palazzo_resta_inagibile-26103820/

www.genova24.it/2012/04/frana-a-borgoratti-ancora-fuori-casa-gli-abitanti-di-via-bocciardo-1-pellerano-%E2%80%9Cservono-subito-risposte%E2%80%9D-31498/

www.genova24.it/2012/04/frana-a-borgoratti-acceso-battibecco-tra-fusco-e-pellerano-31501/

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/12/04/AO1lzgSB-evacuare_cantiere_borgoratti.shtml e qui c’è un video……

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2009/11/21/AMBQM57C-frana_palazzi_evacuati.shtml

paologozzi.blogspot.it/2009/11/il-disastro-di-via-dagnino.html

www.ilsecoloxix.it/p/levante/2011/05/27/AO3dyQX-rapallo_palazzo_fondamenta.shtml

Infine, più vicino a noi, il clamoroso caso di Noli !!!!

www.ivg.it/2010/02/noli-viaggio-tra-le-ferite-dei-palazzi-sgomberati-in-via-belvedere/

Guardate bene le foto!!!!

Alla fine, non si tratta tanto del comportamento vergognoso del parroco in questa vicenda ma dell’estrema pericolosità del progetto. La gente, oltre ad essere incazzata, ha paura! Quando se ne parla le persone sgranano gli occhi come se avessero visto un fantasma!

Grazie Don Capaldi! Io non so come andrà a finire questa vicenda ma di una cosa sono certo. Le firme sulla petizione sono tante. Se porterete a termine il progetto, metterete una pietra tombale sul cuore dei fedeli fornacini e sull’attività della parrocchia.

Pensate un po’:  anche l’asilo gestito dalle Suore della Neve è contrario al progetto.

Noi portiamo Dio nel cuore. Voi l’avete nel portafoglio!

UominiLiberi.eu

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