Melgrati: "si vuole smantellare e svuotare il Santa Maria di Misericordia"
Il comprensorio Albenganese non può permettersi di perdere i pezzi… ieri il Tribunale, oggi l’Ospedale.
Con il pensionamento del Dott. Falchero a dicembre il reparto di eccellenza di chirurgia del Santa Maria di Misericordia di Albenga è a rischio di chiusura. Infatti la tentazione dei dirigenti politici e tecnici regionali di eliminare questo reparto, che vede non solo il Primario ma tutto uno staff di grandissima qualità, di chirurgia laparoscopica, a favore della chirurgia di Santa Corona, sembra forte e quasi scontata.
Le stesse preoccupazioni per il reparto di radiologia, quando al primo di luglio il primario dott. Orlandi andrà in pensione. Con il ridimensionamento del Pronto Soccorso, scongiurato nei mesi scorsi ma rimasto nell’aria, come declassamento a punto di primo intervento, e l’abbandono anche del dott. Abregal, appare chiara una strategia che, se confermata, tende allo smantellamento dell’Ospedale di Albenga.
Ho presentato una interrogazione urgente per conoscere le intenzioni dell’assessore Montaldo che non può non conoscere e non aver concordato le strategie organizzative del Direttore dell’Asl n. 2.
Già nel passato avevamo espresso le nostre preoccupazioni, e l’assessore ci aveva tranquillizzato in Consiglio Regionale, ma nel farlo ci aveva lasciato il tarlo del dubbio, in particolare quando aveva dichiarato in Consiglio che nel ponente Savonese bisogna evitare dei doppioni, riferendosi alla cancellazione del reparto di Ortopedia di Albenga; non vorremmo il ripetersi di una vicenda che, oltre a cancellare un reparto di eccellenza che attrae dalle altre province e anche da fuori Regione, caso quasi unico in liguria, i pazienti per operazioni anche delicate e importanti, causa la bravura del Primario e dell’intero staff di chirurgia, getterebbe le basi per la dismissione totale dell’Ospedale di Alberga come nosocomio pubblico, magari a vantaggio di Privati.
Noi non siamo contrari alla sanità privata, ma riteniamo che la parte pubblica debba fare nella sanità la parte maggiore, soprattutto come quando, in questo caso, esiste una eccellenza da salvaguardare invidiata da più parti…un reparto che svolge circa 1.400 interventi l’anno di cui circa 400 in day surgery, con una assistenza al paziente prima, durante e dopo l’operazione che è un esempio unico in Italia, per professionalità e umanità.
Non staremo con le mani in mano; attendiamo con impazienza la risposta dell’Assessore…in caso di risposta affermativa, che confermi le più drammatiche previsioni, studieremo gli strumenti di lotta per impedire questa assurda e deleteria scelta…e siamo convinti che i cittadini del comprensorio Albenganese scenderanno in piazza per protestare e saranno con noi, questa volta anche con i Sindaci in testa.