"Stefano Parodi, attuale presidente del Consiglio provinciale savonese, rinviato a giudizio con l'accusa di aver intascato una maxi tangente da 50.000 euro quando era sindaco di Albissola Marina, è stato premiato ed eletto vicepresidente del Consiglio delle Autonomie Locali.
Riteniamo questo l'ennesimo caso, savonese e nazionale insieme, di una politica autoreferenziale ormai estranea alla società ed ai bisogni della collettività, pronta a spartirsi le ultime risorse di bene pubblico a danno dei cittadini.
Per quale motivo la classe politica savonese non dice nulla su questo nuovo accordo di casta che è di una evidente gravità, e che danneggia la nostra comunità in termini di mancanza di trasparenza, di deficit di rappresentatività, e che aumenta enormemente il distacco dei cittadini dalle istituzioni?
Noi da semplici cittadini prestati temporaneamente alla politica ci chiediamo: è un gesto di politica o di antipolitica denunciare l'inopportunità morale e politica di tale incarico, partendo dal presupposto che un criterio di precauzione istituzionale indurrebbe a non scegliere una persona su cui pesa un così grave capo di accusa?
Riteniamo assolutamente non eleggibile un politico che è stato rinviato a giudizio perché, secondo la Procura, vi sarebbe stato un giro di mazzette al fine di ottenere agevolazioni urbanistiche. Per lo stesso motivo sollecitiamo Parodi a dimettersi immediatamente dalla carica di presidente del Consiglio provinciale savonese.
Mentre si sta discutendo dell'accorpamento e della soppressione di province, la vecchia politica cerca di moltiplicare disperatamente poltrone e nomine, anche in enti completamente inutili come il Consiglio delle Autonomie Locali, dove sono presenti 35 membri in rappresentanza, tra gli altri enti, delle 4 province liguri e dei 4 comuni capoluogo."