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Attualità | 22 giugno 2012, 10:03

"Disperazione e rabbia tra i terremotati, privati di risorse, ora tutte impegnate ad organizzare la visita del Papa"

Ma quanto ci costa il Papa in Emilia? Disperazione e rabbia tra i terremotati, privati di risorse, ora tutte impegnate ad organizzare la visita del Papa (di Democrazia Atea)

"Disperazione e rabbia tra i terremotati, privati di risorse, ora tutte impegnate ad organizzare la visita del Papa"



Parliamoci chiaro, il terremoto è una cosa seria, muore gente, le case crollano e crolla anche gente dentro di se.
Un'esperienza difficilissima da metabolizzare e, gli aiuti psicologici, morali, debbono essere gestiti da personale competente.
Al di la delle personali convinzioni religiose di ogni individuo, la presenza di un guru nei luoghi colpiti dal terremoto è insignificante, non può fermare od alterare l'evoluzione del sisma, una postuma benedizione o magia resterebbe sempre "postuma" e quindi incapace di assorbire il danno in quanto già accaduto.
Quando poi, il santone è il papa in persona allora, addirittura, si può parlare di un capitale indubbiamente notevole, soldi che potrebbero essere utilizzati nella ricerca preventiva sui terremoti.

Ma quanti sono questi soldi? Da diversi giorni provo a documentarmi, provo e sembra impossibile da dire ma non esiste nessun dato, sui motori di ricerca nessun risultato. E’ incredibile ma a soli 4 giorni dalla visita del Papa, gli italiani non sanno ancora quale sarà la cifra che dovranno pagare. Senza dubbi sarà notevole, almeno a quello che mi riferiscono alcuni collaboratori al momento volontari nelle zone terremotate, per la precisione da Rovereto di Novi che mi descrivono una situazione a dire poco drammatica. Già da due giorni c’è uno spiegamento di forze dell’ordine notevole, il motivo della loro presenza non è prestare aiuti ai terremotati, ma organizzare il servizio di sicurezza per il Papa. Disperazione e rabbia tra i terremotati che denunciano la mancanza di informazione su quello che realmente stà accadendo in quelle zone, quale è il loro stato di abbandono, manca addirittura l’acqua da bere, la protezione civile sembrerebbe non stia portando aiuti sufficienti. Mi riferiscono che ieri hanno ricevuto da parte di volontari e non della protezione civile 1500 bottiglie d’acqua da mezzo litro, sono 750 LT una quantità ridicola, calcolando da quanto riferisce chi è in zona la temperatura del terreno è di 40°, così elevata che i topi escono dalle tane. Tanta rabbia tra i terremotati per alcune notizie come quella che il comune avrebbe già sborsato 600.000 € per la visita del Papa, mentre loro non hanno garantiti neppure i servizi fondamentali. Non c’è molto entusiasmo tra la popolazione tutt’altro, questa visita sta portando oltre a costi che sottraggono risorse, anche molti disagi a queste persone che si trovano abbandonate a se stesse in quanto tutte le energie, al momento pare siano concentrate su questa visita. Ieri si diceva, che un campo per sfollati sarebbe stato spostato per far posto al palco su cui salirà Benedetto XVI. Poi è giunta una smentita: nulla si sposterà sino a fine luglio.

E' fuori dubbio che la situazione sismica in Italia è cambiata, gli eventi sismici di forte intensità sono aumentati. A distanza di soli tre anni abbiamo avuto tre eventi superiori a magnitudo 6. Due di questi sono avvenuti a nove giorni di distanza in Emilia, il 20 ed il 29 di maggio. Prima, un evento di simile entità in Emilia si era visto solo nel 1570, difficile dire se era simile a quello odierno, era ancora vivo il Conte Dracula, figuriamoci che tipo di tecnologia potevano avere gli studiosi di allora per annotare l'entità di un sisma.

Dicevo che il terremoto è una cosa seria, quindi bisogna saperlo gestire con intelligenza.
L'ignoranza e la fretta, il fatto di prendere il terremoto come un giorno di stop generale per poi ripartire il giorno successivo è totalmente sbagliato, però questo la gente non lo sa, non è stata data alcuna utile informazione. 
Il 29 di maggio, esattamente dopo il primo sisma di magnitudo locale (ML) 6.1 ne è arrivato un secondo di ML 6.0 causando la morte di molti lavoratori che erano imprudentemente rientrati troppo presto nei luoghi di lavoro.
Nuovi crolli, altri morti, lo Stato che dichiara, non certo senza una certa eleganza, che non sborserà un centesimo per la ricostruzione, esperti che scendono in campo e scuotono la testa affermando di non conoscere nulla di ciò che accadrà, il terremoto potrebbe durare mesi, anni, forse ci saranno nuove scosse molto forti, forse non ce ne saranno...
Aggiungiamo a questa confusione un papa che arriva a benedire come in un'estrema unzione ed abbiamo ristabilito un clima da profondo medioevo in cui la ricerca non riesce a trovare spazio ed il terrore crea nuovi "Vaticano-dipendenti".
Nell'era tecnologica il papa non farà fatica a fare pervenire le sue parole attraverso stampa e televisione, risparmiando un costosissimo viaggio. I soldi risparmiati, ad esempio, potrebbero essere utilizzati per monitorare il gas radon in Emilia e nel resto del Paese. Bisogna essere realistici, due eventi di forte intensità (ML 6.1/6.0) non mancheranno purtroppo di dare molte repliche e non si potranno dissipare in poco tempo.

Trattandosi di un terremoto, andiamo per gradi:

i terremoti non uccidono, sono gli edifici che ci crollano addosso ad ucciderci. Il comportamento di un sisma, ovviamente, non è ancora prevedibile ma è rarissimo che un grosso terremoto, dell'entità di quelli che hanno colpito l'Abruzzo e l'Emilia, arrivi all'improvviso senza un pre-annuncio, in genere i terremoti di magnitudo 6 sono preceduti da terremoti di magnitudo rilevante ma inferiore (ML 4 / 4.5) . Purtroppo mancando strutture di prima accoglienza, la gente rimane nelle case sperando che, eventuali nuove scosse, siano di assestamento e poco potenti. Quello che accade dopo, purtroppo, è storia, arriva la scossa grossa, le case collassano, spesso è notte fonda e si è immersi nel sonno.

La nostra unica arma contro i terremoti, appunto, è sapere riconoscere i sintomi precursori.
Il sintomo precursore più rilevante è l'alterazione di gas radon prima di un sisma.
Il gas radon viene rilasciato proprio dalla deformazione e dalla fratturazione dello strato roccioso nel sottosuolo. Questa alterazione anticipa di 6/12 ore un evento sismico.
Anche la scienza ufficiale lo dichiara:
"Prima di un terremoto il gas radon puo' aumentare o diminuire". Queste le conclusioni di uno studio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell'Universita' Roma Tre che ha permesso di isolare i meccanismi fondamentali che determinano la diminuzione e l'aumento del rilascio del gas radon prima di un terremoto. Il lavoro in fase di pubblicazione su Geophysical Reaserch Letters (GRL) e' stato finanziato dal progetto 'TRIGS' (www.trigs.eu), sotto il sesto programma quadro della Commissione Europea e del 'New and Emerging Science and Technology Pathfinder.
Un rivelatore di gas radon è presente in Abruzzo ed è stato costruito dal tecnico Giampaolo Giuliani. La NASA, in via sperimentale, ha fatto installare qualche mese fa un rivelatore radon proprio creato da Giuliani.
Sembra assurdo ma, quello che in Italia viene evitato, la ricerca estera lo adotta con successo.
I motivi sono molteplici e, purtroppo, alla base della disinformazione vi è il profitto, spessissimo i soldi donati a supporto dei cittadini colpiti dai terremoti vengono "imboscati" dalle banche. Più aumenta il dramma, più aumenta la paura, più crescono gli interessi religiosi ed economici.
Un appello per il bene collettivo, usiamo i soldi per la ricerca e la prevenzione, per l'educazione al terremoto invece di spenderli per fare viaggiare un papa. Se la ricerca va avanti anche il Paese va avanti, in caso contrario rimane solo l'emarginazione nel dramma e nel non sapere.

Francesco Zanardi

Marco Dimitri

com.

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