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Attualità | 20 giugno 2012, 15:24

Caso gabbiani: Enpa soddisfatta dalle dichiarazioni di Ripamonti, e rilancia

Ecco come altre regioni agiscono per limitare il fenomeno

Caso gabbiani: Enpa soddisfatta dalle dichiarazioni di Ripamonti, e rilancia

Soddisfazione della Protezione Animali savonese per le dichiarazioni dell’assessore provinciale alla caccia Ripamonti contro la richiesta di alcuni consiglieri provinciali di aprire la caccia ai gabbiani, colpevoli di essere troppi e troppo invadenti nelle città; la proposta aveva scatenato la protesta di centinaia di persone, residenti e turisti che, assieme all’ENPA, chiedono di affrontare il problema, laddove e se esiste, con mezzi incruenti ed efficaci. Nel ricordare che i gabbiani appartengono alla fauna protetta, l’ENPA ha inviato alla Provincia ed ai comuni costieri interessati al fenomeno, una lettera in cui elenca e documenta, chiedendo che vengano al più presto esaminati ed applicati, i seguenti metodi preventivi:

 

1) Organizzazione, da parte della Provincia e di concerto con i comuni, dell’asportazione incruenta delle uova di gabbiano (e solo di quelle), nei mesi di aprile e maggio; il sistema, già in corso nella riviera romagnola a cura di imprese autorizzate a pagamento, è stato ritenuto valido e consentito sia dall’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) che, nella nostra regione,  dal competente Assessore all’ambiente e caccia;

 

2) Sterilizzazione chirurgica dei soggetti fertili; le coppie sono fedeli per tutta la vita e non generano più piccoli, pur covando le uova sterili; già applicato con buoni risultati dall’ENPA a Trieste, mentre a Savona l’associazione  ha già presentato un analogo progetto che, approvato dal Comune non ha ancora ottenuto il finanziamento regionale a causa del parere sfavorevole dell’ASL2, peraltro per motivi meramente burocratici e procedurali;

 

3) Prescrizione per i nuovi edifici nelle norme urbanistiche comunali, dell’obbligo di soluzioni architettoniche che impediscano la nidificazione di questi volatili, e dei colombi.

 

Altri contributi, meno immediati e semplici ma altrettanto efficaci, sono una migliore gestione delle discariche e delle risorse marine; i gabbiani infatti si spingono in città perché la pesca (professionale e sportiva) ha spopolato il mare e sottrae quindi il loro cibo, che vanno a procurarsi in città e nelle discariche. L’ENPA svolge già un importante compito limitativo, raccogliendo i soggetti caduti dai nidi sugli edifici cittadini, crescendoli e  riportandoli poi nel loro ambiente originario, qual spiagge, scogliere e foci dei torrenti, lontano dalle case.

 

com.

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