- 18 giugno 2012, 19:27

Come sorridono dal sito GDF Suez, che controlla Tirreno Power

E’ molto carina la ragazza che usa un portatile per incorniciarsi il viso nella home page del portale GDFsuez.it. La guardavo negli occhi dal display e mi chiedevo, anzi LE chiedevo chi sei? Dove vivi? Come stai?

A questa domanda, banale, do sentito forte un odore di disinfettante da corsia ospedaliera, l’espressione sofferente e seria, il sorriso non c’era più. Appena uscita dalla sala biopsie, capelli raccolti in un codino e qualche generica rassicurazionège dei medici.

Poco sotto, nella candida home page, un ragazzino abbraccia il suo papà, ridono felici. Non gli somiglia, ma, un flash: è mio padre. La stanza è verdognola, il cardiofrequenzimentro lascia cadere il suo bip sempre più lentamente. Questione di ore, hanno detto i medici nella notte.


Quel bambino delle foto tiene le mani del suo papà, il migliore del mondo. Piange sommessamente mentre quelle mani grandi, nodose e da artista, lentamente si raffreddano.


Ora lo strumento emette un unico lungo sibilo.
Arrivano medici e infermieri.
Pensiamo ad una ulteriore perdita di conoscenza, ma sbrigativi, gli coprono il volto col lenzuolo.


La ragazza è ancora bellissima ma sembra invecchiata di 1000 anni dopo il ciclo di chemioterapia. Seduta al tavolo del soggiorno, i gomiti magrissimi, si tiene la testa tra le mani mentre legge la sua cartella clinica.

Chissà se ne la farà. Forse si. Forse anche GDF Suez ce la farà a capire; a spegnere il carbone di Vado Ligure, e a salvare vite.

Lettera Firmata