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Politica | 13 giugno 2012, 18:38

Sel Savona: l'avevamo detto noi ...

Sel Savona: l'avevamo detto noi ...

"Eravamo tra i pochi, qualche mese fa, a denunciare l'inadeguatezza del programma del neo insediato governo Monti per risolvere la crisi che attanagliava il Paese.

Temevamo che puntare unicamente su una politica economica basata sull'austerity e sulla pressione fiscale, con l'obbiettivo di ridurre il deficit pubblico, sarebbe statocontroproducente poiché avrebbe colpito , per come era congegnata, i redditi da lavoro e le attività produttive, salvaguardando i grandi patrimoni finanziari.

Inoltre, non stimolando una crescita sostenibile, l'unica conseguenza non poteva che essere il restringimento della base imponibile e l'aumento della disoccupazione, come le crisi, per ultima quella della Vetrotex, che stanno colpendo anche le aziende della nostra provincia dimostrano.

Pur riaffermando con convinzione la necessità di contribuire alla costruzione di un'Europa dei popoli, non possiamo non denunciare i gravi costi sociali che la miopia liberista della destra europea sta comportando.

Grecia, Spagna, Portogallo, Italia sono chiamati a sostenere il peso di una visione distorta del capitalismo che porta a salvaguardare la ricchezza finanziaria a scapito delle attività produttive.

Aumento dell'occupazione e del reddito disponibile per rilanciare i consumi, penalizzazione degli investimenti finanziari per privilegiare quelli produttivi, imposta patrimoniale sui grandi patrimoni, chiunque ne sia il proprietario, drastica riduzione delle spese militari e di quelle per la politica dovrebbero essere le linee guida che, non solo l'Italia, bisogna imboccare per interrompere la spirale della crisi e rilanciare un circolo virtuoso che ridia fiato e gambe all'economia europea.

Su questi temi chiamiamo i partiti del centro sinistra che si sono precipitati frettolosamente a sostenere il governo Monti, ed ancora oggi lo sostengono, pur con distinguo e divisioni interne, ad esprimersi e a favorire una svolta nelle loro posizioni politiche che, oggi, non sono ulteriormente sostenibili per formazioni che si definiscono progressiste e riformatrici.

Com. SEL Savona

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