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Attualità | 11 giugno 2012, 10:38

Caccia al gabbiano, e' la proposta di alcuni consiglieri provinciali. Enpa: "Follia, Far West in città?"

Caccia al gabbiano, e' la proposta di alcuni consiglieri provinciali. Enpa: "Follia, Far West in città?"

Un diploma di “Fissato del fucile” verrà recapitato dalla Protezione Animali savonese ai consiglieri provinciali che nell’ultima riunione hanno chiesto di aprire la caccia ai gabbiani, a causa della loro invadenza nelle città.

 

Non soddisfatti del totale fallimento, è sotto gli occhi di tutti, della caccia nel controllo di cinghiali e caprioli, dovrebbero spiegare ai loro elettori come pensano di attuare  la “soluzione finale”:  sparando tra le case e le vie delle città, o fucilando i pochi gabbiani che ancora riescono a sopravvivere nelle spiagge e scogliere, spingendo così anche loro in città??

 

L’ENPA ricorda che i gabbiani sono protetti dalla legge e comunque, se e quando riusciranno a modificare le norme statali, occorrerà sempre, prima di sparare, studiare ed applicare metodi ecologici che amministratori capaci ed attenti stanno già applicando, naturalmente fuori della Liguria. Nella riviera romagnola i comuni, dopo aver ottenuto il consenso scientifico dell’ISPRA (Istituto per la ricerca ambientale) e l’autorizzazione delle Province, organizzano a pagamento, nei mesi di aprile e maggio, l’asportazione incruenta delle uova (e solo di quelle) dai nidi di gabbiani sui tetti e sui  terrazzi dei quartieri cittadini.  Altro sistema già attuato dall’ENPA a Trieste con buoni risultati, è la sterilizzazione delle femmine fertili con un piccolo intervento chirurgico; le coppie sono fedeli per tutta la vita e non genereranno più piccoli, pur covando le uova sterili; l’anno scorso ENPA Savona ha presentato un progetto di sterilizzazione che, approvato dal Comune di Savona, non ha però potuto ottenere l’indispensabile finanziamento regionale a causa del parere sfavorevole dell’ASL2 !

 

Da anni i gabbiani stanno colonizzando le città; secondo l’ENPA ciò è principalmente dovuto alla pesca professionale e sportiva, che stanno spopolando il mare e sottraggono quindi il loro cibo, che vanno a cercarsi in città e nelle discariche. L’associazione svolge un importante compito, raccogliendo i soggetti i caduti dai nidi sugli edifici, li  fa crescere e poi li riporta nel loro ambiente originario, spiagge, scogliere e foci dei torrenti, lontano dalle case.

 

com.

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