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Politica | 05 giugno 2012, 13:14

Melgrati (PdL) presenta interroga la Giunta Regionale in relazione al vivaio floreale di Alassio dopo la dismissione e la chiusura da parte del Comune

Melgrati: "ma il vivaio di Alassio non era vincolato ai lavori del raddoppio ferroviario e della “fermata” in galleria di Alassio?"

Melgrati (PdL) presenta interroga la Giunta Regionale in relazione al vivaio floreale di Alassio dopo la dismissione e la chiusura da parte del Comune

"Sono venuto a conoscenza dai media locali dell’intenzione del Comune di Alassio di chiudere il Vivaio Floreale Comunale, ad oggi già realizzata, e che è quindi chiuso, che è di proprietà della Regione Liguria; come anche la casa del custode del Vivaio, situata all’interno del recinto del vivaio, sempre nella proprietà e nella disponibilità della Regione Liguria, che è da tempo inutilizzata, e che le proposte formulate nel passato dall’amministrazione di Alassio (per esempio l’affitto in capo alla Croce Rossa Italiana per realizzare la sede di Alassio) non sono state recepite dalla Giunta Regionale.

Già siamo addolorati della chiusura del vivaio, operazione spacciata per adesione della Amministrazione di Alassio ad una politica del rigore, per risparmiare circa 30.000 euro l’anno, comprensivi dello stipendio di due giardinieri che comunque rimangono in servizio… dispiace che poi si buttino via più di 100.000 euro per ripiantare 4 alberelli di platano in piazza Partigiani.

Avevamo già manifestato la preoccupazione che questa fosse l’ennesima marchetta, dopo quella della chiusura dell’Ospedale di Alassio e la successiva delibera Comunale di variante del Cambio di destinazione d’uso in alloggi di lusso sia dell’Ospedale sia della villa dove c’era il servizio Dialisi, che così è libero di vendere anche il Vivaio e la Villa del Custode per fare cassa per la Regione? A maggior ragione dispiace che con la chiusura del vivaio si interrompa una tradizione e una cultura che ha visto far splendere, nel passato, il corpo dei giardinieri di Alassio, quando i numeri sicuramente erano più importanti, e il vivaio comunale era un serbatoio di piante e fiori che ha sempre ingentilito Alassio. Apprendiamo da “rumors” del Palazzo Comunale e da indiscrezioni che è stata ventilata l’idea di un progetto dell’Amministrazione Comunale di Alassio per la realizzazione di un parcheggio pluripiano all’interno del lotto di terreno ex vivaio floreale, in oggi dismesso, nonostante siamo consapevoli del fatto che l’area interessata dal vivaio Comunale di Alassio è vincolata dal punto di vista urbanistico alla realizzazione del secondo accesso alla fermata in galleria prevista dal progetto di Rete Ferroviaria Italiana per la “fermata” di Alassio. Sarebbe grave pensare a qualche cosa di diverso dalla stazione-fermata del raddoppio ferroviario, perché vorrebbe dire abbandonare questa idea, necessaria e improcrastinabile per lo sviluppo del Ponente Ligure, anche se noi preferiamo la soluzione approvata dal Consiglio Comunale ma non presa in esame da RFI!

Siamo preoccupati del fatto che nei mesi scorsi sia stata messa in atto una campagna di dismissione da parte della Regione delle proprietà immobiliari ritenute superflue ma definite “gioielli di famiglia”, con la alienazione di importanti presidi ex ospedalieri, quali per esempio l’ex Ospedale di Alassio e la palazzina ex Dialisi sempre ad Alassio, venduti per fare cassa con la destinazione d’uso a seconde case di lusso. Il tutto senza peraltro inserire una quota percentuale dedicata all’edilizia convenzionata per i residenti da acquistare in cooperativa, come confermato in IV Commissione dall’Assessore Marylin Fusco, anche perché, nel caso di Alassio, non è stata richiesta dall’Amministrazione in carica di Alassio, né in particolare dall’assessore all’Urbanistica Domenico Bogliolo, che condivide con il presidente della Regione Claudio Burlando l’appartenenza al PD, né dal Sindaco Avogadro che con enfatici proclami in campagna elettorale aveva promesso la massima attenzione e disponibilità al problema dell’edilizia convenzionata per i residenti. Mentre invece, come accaduto di recente con un plesso a La Spezia, l’amministrazione Comunale ha chiesto e ottenuto una quota del 10% dedicato a edilizia convenzionata per i residenti: questa grave “distrazione” di Avogadro viene dall’opposizione comunale del PdL ritenuta grave.

Ho quindi presentato oggi una interrogazione a risposta urgente all’assessore Regionale al Bilancio Rossetti per sapere quando scade il contratto di affitto con il Comune di Alassio e se è intenzione della Giunta Regionale procedere ad un rinnovo del contratto o ad una proroga e per conoscere quali siano le intenzioni della Giunta Regionale sempre in merito a questa proprietà, che insiste sul territorio del Comune di Alassio, dell’ex vivaio floreale comunale e dell’ex casa del custode con sottostante autorimessa ad oggi utilizzata come magazzino-archivio. Chiediamo inoltre se sia legittimo proporre un eventuale parcheggio interrato o in superficie, anche temporaneo, in questa area interessata dal vincolo urbanistico del progetto del raddoppio ferroviario della R.F.I. e della stazione-fermata di Alassio".

Com. Marco Melgrati, Consigliere Regionale gruppo PdL

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