Il primo NO allo stoccaggio sotterraneo astutamente proposto dalla ERS, ERG Rivara Storage a San Felice sul Panaro (MO) arrivò dai Comuni della zona proprio "per l'elevata sismicità della zona e dell'alta densità dell'area;".
Il programma del proponente fenne definito "o molto indefinito o inesistente" (!) ma anche "considerazione delle "capacità tecniche, organizzative ed economiche, a prima vista scarse rispetto allo sviluppo di un impegnativo progetto di stoccaggio".
Degli improvvisati insomma.
Poi nel 2004 la Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie scrive che la zona è poco abitata e la sismicità è bassa. Teh...
I terremoti lì eran ben noti tanto che l'area viene definita dal ministero "sismogenetica, come dimostrato dal susseguirsi di eventi sismici, l'ultimo dei quali risale al 9 maggio 2007 (terremoto di magnitudo 4);"
IL Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermiaprende per buona la relazione del proponente, trascurando completamente le perplessità avanzate in tal senso dall'Ufficio Nazionale Minerario, Idrocarburi e Geotermia di Bologna con la relazione inviata l'11 maggio 2004 al Ministero delle Attività Produttive;
il 27 dicembre 2004 sulla base delle due relazioni sopra menzionate, ma senza tenere in considerazione quella dell'UNMIG, il Ministero delle Attività Produttive accoglie l'istanza "RIVARA" e conferisce alla IGM "la concessione di stoccaggio per un periodo di cinque anni nel corso del quale svolgere unicamente il programma di accertamento";
il 16 maggio 2005 Rivara storage tenta la volata e chiede una concessione ventennale
il 7 giugno 2005 il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia esprime "parere favorevole al conferimento ventennale della concessione "RIVARA"
ATTENZIONE: Per l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) "l'area in esame sembra assolutamente idonea ad uno stoccaggio di gas" e che anzi "costituisce un modello di riferimento metodologico per indagini a venire";
Occhio al BENCINI:
"nel documento predisposto per la quotazione alla borsa di Londra la Independent Resources plc ha dichiarato che il dott. Roberto Bencini è consulente del presidente dell'INGV, che in diverse occasione il dott. Roberto Bencini ha affermato di essere Consigliere a titolo onorifico dell'Ufficio di Presidenza dell'INGV e che in diversi recenti convegni e comunicati stampa dell'INGV il dott. Roberto Bencini è intervenuto a titolo dell'INGV e che proprio la credibilità accreditata al progetto dalle referenze di IGM presso l'INGV, ha contribuito ad accrescerne la capacità di attrazione di fondi, favorendo la raccolta alla borsa londinese di diversi milioni di €, quando il progetto non è ancora stato autorizzato; (e via che si magna)
risulta evidente il duplice ruolo che il dott. Roberto Bencini ricopre quale Direttore Tecnico della impresa proponente e Consigliere a titolo onorifico dell'Ufficio di Presidenza dell'INGV e che tale commistione arreca un grave danno all'autorevolezza dell'INGV e rischia di inficiare un corretto esame del progetto da parte della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale;"
Nell'Interrogazione Parlamentare si chiedeva di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno interrompere l'iter amministrativo in atto per la valutazione di impatto ambientale al fine di acquisire ulteriori analisi e studi sul progetto "RIVARA" di cui sia inoppugnabile il giudizio tecnico sotto il profilo della attendibilità scientifica e sotto il profilo della neutralità nei confronti della IGM e delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte;
Incredibilmente la commissone VIA con prescrizioni, espresse parere FAVOREVOLE.
Questo si commenta da sè, e commenta gli atti della VIA del Minambiente del passato governo, che ministri e sottosegretari a parte, ci auguriamo per il bene di tutti non sia rimasta la stessa.
Qui di seguito gli atti dell'interrogazione parlamentare e la risposta di... PECORARO SCANIO.
Per chi ha voglia di leggere uno spaccato di questo misero paese spaccato.
Primo firmatario: SODANO TOMMASO
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Data firma: 24/07/2007
Nominativo co-firmatario | Gruppo | Data firma |
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INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI | 24/07/2007 |
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02454
presentata da
TOMMASO SODANO
martedì 24 luglio 2007 nella seduta n.200
SODANO, DE PETRIS - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:
è (era, ndr) in atto la procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale per l'autorizzazione alla realizzazione di un deposito per lo stoccaggio di oltre 3 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo nel Comune di San Felice sul Panaro, frazione di Rivara (provincia di Modena), proposta che ha ricevuto il parere contrario dei Comuni interessati, dell'Unione dei Comuni e della Provincia di Modena, soprattutto per l'elevata sismicità della zona e dell'alta densità dell'area;
- l'11 maggio 2004, l'Ufficio Nazionale Minerario, Idrocarburi e Geotermia (di seguito UNMIG) aveva inviato al Ministero delle Attività Produttive una relazione fortemente critica in merito all'istanza di concessione di stoccaggio gas "RIVARA" avanzata dalla ditta Independent Gas Management (IGM) in cui si valuta "non provata l'idoneità a stoccaggio dei suddetti serbatoi", si afferma che "il programma previsto per soddisfare queste esigenze appare o molto indefinito od inesistente", si fornisce un giudizio del progetto in termini di "rendimento di molto inferiore alle attese, si creerebbero problemi di smaltimento di notevoli quantità di acqua ed infine sarebbe problematico il ripristino certo, nei vari cicli di iniezione e produzione, della situazione originaria di giacimento" e si invita il Ministero a verificare le problematiche sollevate "prima di rilasciare una concessione di stoccaggio in acquifero", anche in considerazione delle "capacità tecniche, organizzative ed economiche, a prima vista scarse rispetto allo sviluppo di un impegnativo progetto di stoccaggio";
- il 30 giugno 2004, la Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie produce una relazione in cui si afferma, erroneamente, che il progetto "RIVARA" si colloca in una zona "a scarsa densità abitativa" e a "bassa sismicità naturale", mentre si tratta di un'area densamente abitata (50.000 abitanti - 5 Comuni), caratterizzata da una forte presenza di attività agricole e industriali, nonché sismogenetica, come dimostrato dal susseguirsi di eventi sismici, l'ultimo dei quali risale al 9 maggio 2007 (terremoto di magnitudo 4);
- il 15 luglio 2004 il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia chiede alla IGM di presentare la documentazione finalizzata alla pronuncia di compatibilità ambientale «al fine di accordare la concessione di stoccaggio "RIVARA" limitatamente ai tempi necessari per svolgere il programma di accertamento» assumendo in maniera acritica il modello proposto dalla IGM a conferma della impossibilità di fughe di gas, trascurando completamente le perplessità avanzate in tal senso dall'Ufficio Nazionale Minerario, Idrocarburi e Geotermia di Bologna con la relazione inviata l'11 maggio 2004 al Ministero delle Attività Produttive;
il 27 dicembre 2004 sulla base delle due relazioni sopra menzionate, ma senza tenere in considerazione quella dell'UNMIG, il Ministero delle Attività Produttive accoglie l'istanza "RIVARA" e conferisce alla IGM "la concessione di stoccaggio per un periodo di cinque anni nel corso del quale svolgere unicamente il programma di accertamento";
il 16 maggio 2005, la IGM ha presentato istanza alla Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie per ottenere il riesame dell'istanza "RIVARA" al fine di "non limitare la conferenda concessione ai tempi necessari per lo svolgimento del solo programma di accertamento, indicato in cinque anni, ed a consentire il rilascio del titolo con durata ventennale" motivando tale richiesta "dalla necessità di una adeguata remunerazione del capitale investito per lo sviluppo del sito di stoccaggio e si fonda sull'assunzione d'impegno della società a rinunciare alla Concessione di stoccaggio qualora la fase di accertamento risulti tale da non consentire la prosecuzione del programma di sviluppo del sito di stoccaggio";
il 7 giugno 2005 il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi e la Geotermia esprime "parere favorevole al conferimento ventennale della concessione "RIVARA" richiamando la IGM ad osservare "l'impegno di rinunciare alla concessione di stoccaggio, qualora la fase di accertamento risulti non idonea alla prosecuzione del programma di sviluppo del sito";
vista la rilevanza economica ed ambientale del progetto "RIVARA" è auspicabile che sia un Ente Pubblico ad accertare la non idoneità alla prosecuzione del programma di sviluppo del sito, anziché il soggetto proponente che, evidentemente, ha interesse affinché il progetto sia portato a conclusione;
la IGM ha commissionato uno studio all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con l'obiettivo di prevedere eventuali fughe di gas dal deposito e che tale studio, ora agli atti della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), evidenzia nelle conclusioni che "l'area in esame sembra assolutamente idonea ad uno stoccaggio di gas" e che anzi "costituisce un modello di riferimento metodologico per indagini a venire";
tale studio è cofirmato da dirigenti dell'INGV e dal Dott. Roberto Bencini, socio ed amministratore della Independent Resources plc, capogruppo inglese della controllata Independent Gas Management, società di diritto italiano costituita appositamente per la realizzazione del progetto "RIVARA" con un capitale sociale minimo di € 10.000;
nel documento predisposto per la quotazione alla borsa di Londra la Independent Resources plc ha dichiarato che il dott. Roberto Bencini è consulente del presidente dell'INGV, che in diverse occasione il dott. Roberto Bencini ha affermato di essere Consigliere a titolo onorifico dell'Ufficio di Presidenza dell'INGV e che in diversi recenti convegni e comunicati stampa dell'INGV il dott. Roberto Bencini è intervenuto a titolo dell'INGV e che proprio la credibilità accreditata al progetto dalle referenze di IGM presso l'INGV, ha contribuito ad accrescerne la capacità di attrazione di fondi, favorendo la raccolta alla borsa londinese di diversi milioni di €, quando il progetto non è ancora stato autorizzato;
risulta evidente il duplice ruolo che il dott. Roberto Bencini ricopre quale Direttore Tecnico della impresa proponente e Consigliere a titolo onorifico dell'Ufficio di Presidenza dell'INGV e che tale commistione arreca un grave danno all'autorevolezza dell'INGV e rischia di inficiare un corretto esame del progetto da parte della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale;
tale commistione depriva inoltre tutte le Amministrazioni Pubbliche della zona della possibilità di richiedere pareri super partes all'INGV, in quanto soggetto attivo nella proposta avanzata da IGM, a causa del duplice ruolo di "soggetto controllato" e di "soggetto controllore" svolto contemporaneamente dal Dr. Roberto Bencini tramite le intese, passate o in corso, che legano le sue attività a quelle dell'INGV,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno interrompere l'iter amministrativo in atto per la valutazione di impatto ambientale al fine di acquisire ulteriori analisi e studi sul progetto "RIVARA" di cui sia inoppugnabile il giudizio tecnico sotto il profilo della attendibilità scientifica e sotto il profilo della neutralità nei confronti della IGM e delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte;
quali iniziative il Governo intenda prendere, nell'ambito della vertenza su "RIVARA", al fine di ristabilire le caratteristiche di neutralità dell'INGV attualmente gravemente compromesse dal duplice ruolo di "soggetto controllore" e "soggetto controllato" provocato dall'indubbio conflitto di interessi generato dalle cointeressenze tra INGV e il dr. Roberto Bencini;
quali iniziative o riforme il Governo intenda attuare per meglio garantire nel futuro le caratteristiche di attendibilità e di neutralità scientifica degli Enti Pubblici di Ricerca, con particolare riferimento all'INGV.
(4-02454)
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 056
all'Interrogazione 4-02454 presentata da
SODANO
Risposta. - Si fa presente che la Società Indipendent Gas Management Srl ha presentato, per il predetto progetto, istanza di pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi della legge 349/86. Per tale deposito è previsto l'utilizzo di una struttura geologica naturale porosa (falda acquifera salata) ivi esistente tra 2.500 e 2.900 metri di profondità.
Preliminarmente la Direzione generale energia e risorse minerarie del Ministero dello sviluppo economico, già attività produttive, ha precisato di essere competente per l'assolvimento delle procedure volte al conferimento della concessione per lo stoccaggio di gas naturale in sotterraneo, che avviene con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'embiente, d'intesa con la regione interessata dalla realizzazione dell'impianto. Le disposizioni di legge che attribuiscono tale competenza sono principalmente la legge 17 gennaio 197, n. 170 (modificata dal decreto legislativo n. 164 del 2000) e la legge 23 agosto 2004, n. 239, nonché il decreto del Ministro delle attività produttive 26 agosto 2005, recante norme sulle «modalità di conferimento della concessione di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo, approvazione del relativo disciplinate tipo nel quale sono previste le modalità di attuazione delle attività di stoccaggio, gli obiettivi qualitativi, i poteri di verifica, le conseguenze di eventuali inadempimenti». Il decreto legislativo n. 164 del 2000 ha introdotto per la prima volta in Italia la possibilità di stoccare gas naturale in unità geologiche profonde, compresi gli acquiferi salini profondi, in analogia con quanto già fatto in altri paesi, quali Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Danimarca e Russia.
Il proponente, contestualmente alla presentazione dell'istanza di VIA, ha provveduto a consegnare tre copie dello Studio di Impatto Ambientale e del Progetto preliminare relativo all'intervento da realizzare, mentre con nota del 22 novembre 2006 ha trasmesso la documentazione attestante l'avvenuto assolvimento degli obblighi previsti dall'art. 29 della legge 136/99 (contributo dello 0,5 per mille), e con nota del 12 dicembre 2006 ha trasmesso copia degli annunci al pubblico a mezzo stampa effettuati in data 12 settembre 2006, sui quotidiani «La Repubblica» e «Il Resto del Carlino», completando di fatto la documentazione necessaria per l'attivazione della procedura di VIA.
Come riferito dalla Direzione per la Salvaguardia Ambientale, «l'istruttoria tecnica presso la Commissione VIA ha avuto inizio in data 27 novembre 2006 ed allo stato è ancora in corso. (poi passata con ok, a San Felice sul Panaro,ndr)
La Commissione ha, attualmente, in valutazione l'intervento proposto dalla Società Indipendent Gas Management Srl consistente nella realizzazione di un impianto per il servizio di stoccaggio sotterraneo di gas naturale a modulazione ciclica.
L'obiettivo dell'intervento è quello di migliorare le infrastrutture per lo stoccaggio di gas naturale in Italia in modo tale che gli utenti possano disporre di maggiore capacità di Working Gas, di maggiore capacità di erogazione di picco, di maggiore sicurezza di approvvigionamento e di minori costi dell'energia.
Il progetto prevede, dopo un periodo biennale di indagini finalizzate all'accertamento delle proprietà fisiche della struttura geologica profonda identificata, la costruzione di una centrale di compressione del gas, di pozzi (10-19 suddivisi in quattro cluster) e delle piazzole di perforazione necessarie, delle flowlines di collegamento tra pozzi e la centrale gas, dell'allacciamento della predetta centrale alla rete nazionale di trasporto del metano e dell'allacciamento elettrico per l'energia recuperata in fase di erogazione del gas.
Il progetto è basato sull'ipotesi della presenza nel sottosuolo dell'area di «RIVARA» di una importante struttura geologica profonda a livello della serie carbonatica Mesozoica, costituita da una spessa serie di roccia calcarea permeabile di età Giurassica e Cretacea a matrice compatta naturalmente fratturata, dotata di grande rigidità e di capacità produttiva di punta giornaliera (roccia serbatoio), situata a circa 2.500-2.800 metri di profondità e sigillata in primo luogo dalle formazioni geologiche impermeabili delle Marne del Cerro e della Scaglia di età Cretacea, e in secondo luogo dalle spesse formazioni argillose Terziarie sovrastanti (roccia di copertura).
La società Independent Gas Management Srl, nell'area della concessione di stoccaggio di gas naturale «RIVARA» (), intenderebbe svolgere un programma dei lavori articolato in 5 punti principali, incluse, una volta completata la costruzione dell'impianto, le operazioni di stoccaggio del gas nei termini della stessa Concessione, e così articolato:
1. rilievi geofisici;
2. apertura dei pozzi in quattro nuove piazzole ed in un sito già esistente;
3. costruzione e l'esercizio della Centrale Gas.
L'area destinata ad accogliere la centrale gas, situata nella zona cosiddetta Lumachina e di forma trapezoidale, ha una superficie di circa 66.000 m2 (6.6 ettari).
L'area della Centrale Gas è praticamente suddivisa in due parti principali da una strada interna: quella a Nord è prevalentemente occupata dall'area pozzi SFP2 e dalla torcia fredda o candela (di 100 m di altezza) e da un termocombustore (dotato di un camino dell'altezza di circa 20 m), mentre la parte sud, divisa dalla parte nord da una strada che attraversa l'intera centrale, è stata destinata agli impianti di compressione e di trattamento del gas, compresi i turboespansori per il recupero energetico invernale;
4. realizzazione delle flowlines e del gasdotto che raccorda la centrale alla rete Snam;
5. i collegamenti con le linee elettriche (per il recupero dell'energia prodotta).
La realizzazione del sito di stoccaggio sotterraneo di gas di Rivara richiederà circa 6 anni dall'inizio della fase di accertamento delle caratteristiche della roccia serbatoio.
La Commissione VIA ha proceduto ad effettuare una riunione preliminare per visionare la documentazione consegnata dal Proponente e programmare le attività istruttorie.
In considerazione del fatto che l'istruttoria tecnica è stata avviata solo in data 27 novembre 2006 risultano ancora da effettuare il sopralluogo e una riunione istruttoria con il proponente e con i rappresentanti della Regione Emilia Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali.
Quest'ultima, programmata per il 10 gennaio 2007 si è svolta regolarmente, mentre il sopralluogo sul sito è avvenuto il 7 febbraio u.s. In tale occasione si è tenuta anche una riunione presenti i Comuni interessati dall'opera e la Provincia di Modena.
Quest'ultima ha domandato alla Commissione VIA di procrastinare di circa 15 giorni la preannunciata richiesta di integrazioni alla Società proponente. La Provincia di Modena ha, infatti, spiegato di essere in attesa della conclusione dei lavori di un gruppo di esperti, tra cui docenti universitari, incaricati di elaborare una serie di chiarimenti ed integrazioni, da richiedere alla predetta società proponente, specificamente per quanto attiene gli aspetti geologici, anche in considerazione delle osservazioni che continuano a pervenire da parte del pubblico. Tali integrazioni saranno sottoposte all'esame della Regione Emilia Romagna che, nel caso, provvederà ad evidenziare alla Commissione VIA la necessità di ulteriore documentazione da acquisire.
Nel caso di esito favorevole della procedura di VIA, il processo di valutazione e decisione circa la realizzazione del progetto di dettaglio verrà ripreso dal Ministero dello sviluppo economico come previsto dalle norme vigenti con lo strumento della conferenza dei servizi disposta dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, e quindi con il completo coinvolgimento delle istituzioni locali interessate alla realizzazione del progetto, con il fine di approvarne le caratteristiche definitive, dichiararne la pubblica utilità, procedere alle varianti urbanistiche, apporre il vincolo per gli eventuali espropri dei terreni, e quindi - solo allora - rilasciare la concessione di stoccaggio, di concerto con il Ministero dell'ambiente e di intesa con la Regione».
In data 24 luglio 2007 l'assemblea Plenaria della Commissione VIA ha esaminato e condiviso il contenuto di un documento predisposto dal Gruppo Istruttore sulla base del SIA e delle successive integrazioni. In tale documento sono state evidenziate una serie di lacune che non rendono possibile concludere la valutazione di impatto ambientale e che rendono necessari ulteriori elementi informativi.
Sulla base del documento di cui sopra la Direzione per la Salvaguardia Ambientale di questo Ministero ha provveduto in data 3 agosto 2007 con determinazione dirigenziale DSA/22104 a comunicare alla Indipendent Gas Management la pronuncia interlocutoria negativa ai sensi dell'art. 6 comma 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Pecoraro Scanio
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Poi è arrivata la VIA favorevole e poi il terremoto