Attualità - 03 giugno 2012, 15:35

UPL Savona: proposte per uscire dal tunnel

La proliferazione dei centri commerciali a Savona, lo stato di crisi generale, il quasi impossibile accesso ai crediti bancari e lo spropositato costo delle locazioni dei negozi ha messo in ginocchio il commercio savonese e rischia di consegnare ai giovani un futuro senza prospettive.

E’ necessaria la realizzazione di una sinergia fra Enti, banche e proprietari degli immobili commerciali capace di sorreggere l’inizio attivita’ di piccoli imprenditori
under 35 che vogliano aprire un’attivita’ commerciale. Ci chiediamo se non
siano possibili:

La concessione di un prestito iniziale a basso interesse che vada a coprire le
spese di avvio, recuperabile a rate mensili da concordare, direttamente dal
conto corrente dell’impresa.

La cancellazione della cauzione di tre-sei mesi sull’affitto dei locali
commerciali tramutandola eventualmente in anticipo di locazione coperto dal
prestito.


La consultazione dei proprietari degli immobili commerciali offrendo in cambio
della locazione un’utile sui ricavi della nuova impresa. In questo caso si
potrebbe  pensare  ad un accordo di sei mesi rinnovabile. Ci chiediamo infatti
a cosa serva tenere chiuse per anni le saracinesche di un locale con i costi
relativi e il danno all’immagine della citta’ quando si potrebbe con minimo
rischio dare impulso a nuove attivita’.


Sempre per i locali commerciali chiusi da anni pensare alla gestione da parte
del Comune, cancellando la tassazione sugli stessi. In questo caso il ricavo
della locazione alle imprese over 35  verrebbe divisa fra proprietario ed Ente
che assolverebbe a tutti gli obblighi burocratici in quote da concordare.
Dare impulso alle nuove attivita’ con adeguata promozione, primo fra tutti la
concessione di parcheggio gratuito sulle aree comunali legato agli acquisti.

Il mancato introito verrebbe recuperato direttamente dalle imprese, cosa
facilmente realizzabile attraverso un semplice tesserino magnetico.
Dare la possibilita’, sia alle nuove imprese sia a quelle gia’ esistenti, di
promozionare la propria attivita’ direttamente ai passeggeri di Costa Crociere.
Anche qui ci chiediamo a cosa serva a Savona un transito di centinaia di
migliaia di persone ogni anno senza un riscontro economico generale. Il
prossimo Presidente dell’Autority Portuale, sia Gaggero sia altri, dovrebbe
inserire fra le priorità proprio il recupero di questa grande risorsa ignorata
o quasi.

Realizzare una cittadella del piccolo commercio all’interno di aree dismesse,
invece della solita trasformazione in palazzi, box e centri commerciali senza
futuro, realizzando una cooperativa fra proprietari e piccole imprese sarebbe
la ciliegina sulla torta.
Importante è smettere di pensare che i giovani savonesi non abbiano idee,
voglia di lavorare o cerchino solo di trasferirsi alle Bahamas. Diamo loro la
possibilita’ di esprimersi investendo sulla loro creativita’.

UNIONE PADANA LIGURIA
Segreteria Provinciale Savona
www.legaligureindipendente.eu

 

Com. UPL