"Il governo, che per far passare la legge sui licenziamenti facili - sostiene Di Pietro - ha dovuto porre ben quattro voti di fiducia, aveva spiegato che aumentare la flessibilita' in uscita, avrebbe permesso di dare piu' ammortizzatori ai giovani. Ma le carte dimostrano che si e' trattato dell'ennesima presa in giro: nessun giovane precario, infatti, avra' un euro in piu' se perde il lavoro. Mentre resteranno intatte le 46 forme di contratti precari, senza ammortizzatori sociali, che condannano i giovani a un percorso previdenziale da miseria. A detta di tutti gli investitori, italiani e stranieri, inoltre, la riforma non portera' un euro in piu' in investimenti, ne' in nuovi posti di lavoro. L'Italia dei Valori continuera' per questo la propria battaglia, domani in Senato e poi alla Camera, e sara' presente nelle mobilitazioni gia' annunciate in tutto il Paese''
In Breve
martedì 26 novembre
lunedì 25 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità
Attualità
Cronaca