Il nostro pensiero va alla giovane ragazza di Brindisi, Melissa, uccisa da una bomba rudimentale di probabile origine mafiosa, quella mafia che tratta con lo stato e le forze borghesi nel nome del profitto (sia esso legale o illegale, la cui linea di demarcazione diviene sempre più evidentemente sottile).
Una giovane innocente vittima di criminali senza pietà e indegni di essere definiti anche solo "bestie".
Allo stesso modo il nostro pensiero va a tutte le vittime silenziose della mafia, della 'ndrangheta, della camorra e delle organizzazioni criminali ma anche alle vittime di una crisi che alimenta la forza e il radicamento di queste realtà.
Stato, Mafia, 'Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita sono tutte facce, oggi come oggi, dello stesso strumento di gestione del profitto per il sistema capitalista e non per niente il perenne spostamento o superamento del confine del profitto "legale" e di quello "illegale" con collusioni che garantiscono, anche attraverso lo strumento dell'economia finanziaria e delle strutture statali, un rapporto simbiotico tra le due realtà.
Sono tutte strutture concorrenti che attraverso la gestione delle economie sotto loro giurisdizione e controllo, siano essi anche paralleli l'uno all'altro in determinate circostanze, contribuiscono a sfruttare la grande regola del sistema di produzione capitalistico: la massimizzazione del profitto.
Proprio per questo noi nel condannare tutte queste organizzazioni criminali volgiamo la nostra lotta in chiave rivoluzionaria contro l'intero sistema economico capitalistico e contro le sue sovrastrutture politiche ed istituzionali, ricordando come qualsiasi lotta alle mafie può essere efficace solo se portata avanti in un contesto di lotta più estesamente anticapitalista e nella fattispecie per una società socialista in cui l'intera economia sia posta al servizio e gestita dalla collettività dei lavori attraverso la socializzazione della produzione e della gestione della distribuzione di beni e servizi.
Riportiamo uno stralcio del comunicato inviato dalla nostra segreteria nazionale di partito: "Altro che 'coesione nazionale' attorno al governo e allo Stato, come chiedono Monti e Napolitano. Solo il movimento operaio può stroncare alla radice la malapianta del terrore stragista nell'unico modo possibile: contrastando e rovesciando le classi dirigenti e il loro sottobosco criminale; cambiando il potere di comando; e organizzando la società su basi nuove. Ciò che significa innanzitutto respingere il tentativo ricorrente di questo Stato di prendere spunto dai fatti di terrore per minacciare leggi speciali antidemocratiche o attuare restrizioni dei diritti collettivi".