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Attualità | 17 maggio 2012, 11:25

A che punto siamo arrivati?

Figli attaccati al respiratore, ed Enel minaccia di staccare la luce ... lo strapotere dei privati ...

A che punto siamo arrivati?

La gestione delle risorse, come delle ricchezze di un paese, dovrebbe essere in mano all'organizzazione del paese stesso, quindi dello stato, e non dei privati.

Questa, senza girarci intorno è l'unica strada per garantire equità sociale.

Eppure, nell'Italia Capitalista, dove i privati la fan da padrona, Aziende come Enel possono decidere della vita e della morte delle persone.

E' il caso di una famiglia di Bari, che vive quotidianamente sul filo del rasoio, e su cui Ansa ha scritto una breve: la pubblichiamo ache qui, in una realtà dove il profitto ricavato dalla produzione di energia non pulita sembra essere più importante della salute e dei diritti dei cittadini.

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BARI - Bollette Enel da capogiro che non puo' pagare ma l'erogazione di energia serve a tenere in vita i suoi due figli gemelli, Sergio e Marco, di 33 anni, entrambi affetti da distrofia muscolare e per questo costretti a vivere in un letto, attaccati ad autorespiratori elettrici e in un ambiente continuamente climatizzato. Di qui l'appello del papa' dei gemelli, Antonio Quarta, alle istituzioni, in particolare alla Prefettura e al sindaco di Lizzanello, in provincia di Lecce, dove la famiglia vive. La storia del nucleo famigliare e' raccontata sull'edizione di Lecce della 'Gazzetta del Mezzogiorno'.

''Se mi staccano la luce o il gas - racconta papa' Antonio - i miei figli muoiono'', e in mano l'uomo stringe l'ennesima bolletta da pagare: l'importo ammonta a 433 euro per la fornitura di energia elettrica nel bimestre febbraio-marzo 2012 e gli arretrati ammontano a 4.500 euro. ''Ho presentato alla Regione - racconta Antonio Quarta - la domanda per ricevere l'assegno personalizzato (800 euro) che mi spetta di diritto, uno per ciascuno dei miei figli, intanto le bollette continuano ad arrivare e gli enti minacciano di sospendere il servizio''.

L'uomo e' stato costretto a chiudere la sua carrozzeria molti anni fa per dedicarsi completamente all'assistenza dei suoi figli e anche mamma Adele non ha tempo per lavorare: Sergio e Marco assorbono tutte le energie dei due genitori. Per loro e' impossibile poter assolvere, nei termini stabiliti dalle scadenze, al pagamento delle bollette, soprattutto se l'erogazione dei contributi e sostegno economici previsti dalla legge non arrivano. ''Ho ricevuto dall'Enel-Enel Gas lettere con la minaccia di sospensione della erogazione dell'energia e di provvedimenti a mio carico'', dice Antonio Quarta. ''E i miei figli - aggiunge - mi chiedono di staccare la spina per non vedermi piu' soffrire, io cerco di essere forte ma non ce la faccio piu'''.

ml

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