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Attualità | 14 maggio 2012, 16:24

MODA: “Non piu ricorsi legali…ora il sindaco Caviglia 'dialoga' con Tirreno Power”

"Non comprendiamo questo diverso atteggiamento così morbido verso Tirreno Power quando in campagna elettorale il sindaco aveva promesso una dura lotta contro il carbone della centrale"

MODA: “Non piu ricorsi legali…ora il sindaco Caviglia 'dialoga' con Tirreno Power”

"Dopo aver promesso il ricorso al TAR anche contro il fondamentale Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che di fatto autorizza il potenziamento a carbone della centrale di Vado, oggi il Sindaco di Vado Caviglia fa marcia indietro annunciando la "disponibilità a dialogare" con Tirreno Power mentre invece con più determinazione attende i risultati del ricorso al TAR che ha già avviato contro la piattaforma Maersk. (La Stampa del 10/05/1012)

Non comprendiamo questo diverso atteggiamento così morbido verso Tirreno Power quando in campagna elettorale il sindaco aveva promesso una dura lotta contro il carbone della centrale.

Tale posizione così benevola verso i privati di Tirreno Power appare ancora più sconcertante in quanto i Sindaci di Vado e Quilano insieme a Regione e Provincia avrebbero dovuto far chiudere gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 fuorilegge per le emissioni e privi quindi della obbligatoria autorizzazione AIA almeno dal 2007…signor Sindaco Caviglia, altro che disponibilità a dialogare con questa azienda!

A proposito del mantenimento dei gruppi a carbone, fuorilegge per l’AIA, leggiamo (La Stampa del 11/05/2012) di una linea di trattamento per la separazione secco – umido dei rifiuti per la discarica Boscaccio di Vado di Ecosavona che, come deliberato nel Luglio 2011 da Comuni , Provincia e Regione prevede anche la produzione di CDR che, guarda caso, potrà essere bruciato nei gruppi a carbone della locale centrale T Power.

Riteniamo quindi che i gruppi a carbone si vogliano mantenere "a tutti i costi" perché produrrebbero con il CDR da una parte vantaggi economici per Ecosavona, di cui il Comune di Vado è proprietario al 25% e il Comune di Savona al 5%, ma dall’altra purtroppo producendo anche quantità elevate di diossine e metalli pesanti aggravando così il già pesantissimo danno sanitario ed economico dell’inquinamento da carbone.

Ma signori Sindaci di Vado, Quiliano , Savona e del comprensorio savonese non siete per legge i primi responsabili della salute pubblica? Lascia esterrefatti infine che ancora oggi alcuni sindacalisti spingano per il potenziamento a carbone dimenticando il grave crollo occupazionale in centrale da Enel a Tirreno Power e dimenticando che oggi in tutto il mondo l’occupazione si incrementa con le energie rinnovabili in sostituzione della dannosa e antieconomica combustione del fossile".

Com. Dott. Torcello, Dr. Fadda, MODA Savona

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