Eventi - 12 maggio 2012, 08:00

Albissola Marina, questa sera a Pozzo Garitta la personale di Gianni Antenucci "5 Maggio 1962..." dedicata ad Adolfo Testa

L'inaugurazione dell'esposizione personale è prevista per questa sera, alle ore 18, presso i locali del Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta

L'esposizione personale di Gianni Antenucci è interamente dedicata ad Adolfo Testa, che nel 1956 insieme ad Aligi Sassu ed all'allora sindaco di Albissola Marina Pippo Ciarlo, diede vita al Circolo Degli Artisti, con l'obbiettivo di dare ai giovani di talento la possibilità di esprimersi, nonché di awicinare i grandi nomi internazionali dell'Arte alla ceramica Artistica.

Dalla prima collettiva nel lontano 1957 che coinvolse personalmente Lucio Fontana, Aligi Sassu, Agenore Fabbri, Mauro Reggiani e Antonio Siri, al logo del Circolo (omaggio di Antonio Sabatelli), è stato poi un susseguirsi di esposizioni di artisti italiani e stranieri, giovani o già affermati fra i quali sono da citare: Jorn, Elde, Camilli, Scanavino, Giannici, Parini, Cherchi, Dangelo, Moiso, Daniel Ortega, presentato da Mario de Micheli, fino alla doverosa commemorazione per il centenario della nascita di Wifredo Lam, la retrospettiva di Pietro Gatti, il ricordo di Stelio Rescio del "Brandale" e di nuovo Carlos Carlé al Palazzo Ducale di Genova grazie all'ospitalità della Fondazione Cristoforo Colombo, Aurelio Caminati nonché,sempre nel2005, Carlo Pizzi chini e Serge Vandercam.

Gianni Antenucci nasce a Prato il2 Settembre 1971. Attratto dal mondo dell'arte sin dall' infanzia, nel 1987 inizia l'attività pittorica. Dopo aver completato gli studi artistici accademici nel 1995 sotto la guida del professar Alkafaji Resmi, si dedica completamente alla ricerca pittorica.

Importanti e formative sono le visite alla Tate Gallery di Londra e al Musée d'Orsay di Parigi, dove viene attratto dalla pittura e dal segno di Claude Monet. Fondamentali anche le amicizie e i contatti stretti con artisti italiani postmoderni e contemporanei.

La sua prima esposizione personale, intitolata "La materia come testimone del nostro essere", si è tenuta in Palazzo Datini a Prato nel 1998. La capacità di rinnovarsi senza soffermarsi in moduli prestabiliti, il lavoro rigoroso sulla "conservazione del fare Arte", sono alla base della sua recente ricerca.

La mostra rimarrà aperta dal 12 al 27 maggio con il seguente orario da martedì a domenica dalle 16.30 alle 19.30

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