La CIA chiede la sospensione della riscossione e l’esenzione per il settore agricolo.
“Capiamo la difficoltà della finanza regionale, sappiamo che il momento è difficile ma francamente riteniamo davvero insostenibile la tassa sulle autorizzazioni che la Regione Liguria ha istituito con la propria Legge Finanziaria.” - dichiara il Presidente Regionale di CIA Ivano Moscamora – “ in questo modo si realizza una vera beffa: prima la burocrazia eccessiva che di per se è una “tassa” a carico delle imprese, poi una vera e propria “gabella sulla burocrazia”, siamo alla tassa sulla tassa.”
Infatti, a partire del 1 maggio, la Regione ha avviato l’applicazione dell’ art. 18 della LR 37/2011 con la quale ha istituito un contributo per le spese istruttorie di pratiche che hanno come fine il rilascio – da parte della Regione - di provvedimenti autorizzativi a privati.
Tale norma prevede un “contributo” da un minimo di 100,00€ ad un massimo di 1.000,00€ determinati da apposito regolamento che deve individuare i casi di applicazione e di esclusione della tariffa.
In attesa del regolamento, tutti sono tenuti a versare l’importo minimo, salvo conguaglio.
Si tratta di un vero pasticcio – continua Moscamora – ci troviamo a dover versare un importo, a nostro avviso non dovuto ed ingiustificato, senza neppure sapere con precisione a quanto ammonta.
“Chiediamo formalmente che non si proceda all’introito di alcun contributo, fino alla emanazione del regolamento che deve precisare quali sono i provvedimenti autorizzativi soggetti a tributo, e quali quelli esenti.
Per l’agricoltura noi chiederemo la completa esenzione – conclude il Presidente CIA – non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, ma certamente non intendiamo avvallare o sottacere provvedimenti davvero odiosi a carico di un settore in palese difficoltà, senza intravedere alcun tangibile segno di risparmio su altri fronti.