Politica - 08 maggio 2012, 08:47

Psi savonese commenta le elezioni francesi: "Un nuovo inizio per l'Europa"

È un nuovo inizio per l’Europa!” Così Hollande, in un passaggio del suo primo discorso da neo Presidente della Repubblica Francese. Ed è curioso, ma non più di tanto, ricordare che “Un nuovo inizio”, è l’esatto titolo della mozione programmatica che venne approvata dal nostro congresso provinciale del novembre 2010, quando venni eletto Segretario del PSI Savonese. In questa perfetta analogia, che potrebbe sembrare una coincidenza ma che non lo è affatto, è racchiusa la profonda identità dello spirito Socialista Riformista, quell’”idem sentire” che contraddistingue il socialismo europeo, tanto in Italia, così come in Francia e nelle altre nazioni del nostro continente. In essa vi è il segno tangibile del legame indissolubile ed esclusivo del PSI con le altre forze socialiste europee, in quanto unico partito Italiano ad aderire all’Internazionale Socialista. Il risultato francese ci fa sperare, per l’Europa - ma anche per l’Italia - in una nuova stagione socialista dei diritti, della solidarietà, del riformismo e della crescita. Venendo ai fatti di casa nostra, queste elezioni hanno evidenziato che il Pdl non c'è più (vedi Genova) e che il Movimento Cinque Stelle continua a drenare voti ai partiti tradizionali. Davanti a questo nuovo scenario, che forse certifica la fine della seconda Repubblica, è indubbiamente tempo di cambiare. La strada che anche le elezioni francesi ci indicano, è la costruzione della “Casa dei riformisti”, un progetto politico nuovo che raccolga tutte le anime del riformismo italiano, quello laico, socialista, liberale e cattolico progressista. Una Casa dei riformisti, che faccia evaporare definitivamente il miraggio dell’autosufficienza verso il quale il PD si era incamminato negli anni scorsi, coagulando intorno ad un grande progetto per la crescita ed il rilancio del nostro Paese, le forze riformiste della sinistra. È sempre necessario imparare dai propri errori e dalle esperienze altrui e, così come i socialisti francesi hanno imparato la lezione del 2007, quando uscirono sconfitti anche per le proprie rivalità interne, così le forze riformiste della sinistra italiana dovranno capire, proprio oggi, nel 120° anniversario della nascita del Partito Socialista Italiano, che alle prossime elezioni si potrà vincere solo con un grande progetto condiviso nel segno del riformismo, attraverso un soggetto politico che non sia solo un cartello elettorale, ma sia capace di elaborare un progetto di grande respiro in grado di coniugare i temi della crescita, dell’equità e della governabilità. Su questo stiamo organizzando, per la fine di maggio, un convegno che auspichiamo possa far partire, proprio da Savona, il messaggio che solo una grande e compatta forza di governo riformista, di stampo socialista europeo, potrà offrire un futuro meno incerto alle prossime generazioni posto che, fino ad oggi, i vari governi di centro destra si sono rivelati e si stanno rilevando, inadeguati, prima a governare la crisi e, successivamente, a condurcene fuori.


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