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Attualità | 06 maggio 2012, 17:46

Fisco e imprese, in Liguria Irap tra le più basse d'Italia

Secondo l'Ufficio studi di Confartigianato Liguria al dodicesimo posto per l'imposta sulle attività produttive, ma guida la classifica per percentuale Irpef comunale

Fisco e imprese, in Liguria Irap tra le più basse d'Italia

La pressione fiscale locale costituisce il 6,2% del pil nazionale. Ma quanto pesa sulle casse delle imprese? Secondo l’indagine dell’Ufficio studi di Confartigianato, su dati Mef-Dipartimento delle finanze, in diminuzione l’aliquota Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) in Liguria, passata dal 4,17% del 2010 al 3,98% del 2011. «L'Irap è l'imposta locale che grava maggiormente sulle imprese artigiane e costituisce, in media, un terzo del gettito locale delle amministrazioni locali, pari a quasi 32 miliardi di euro – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – La Liguria, attualmente, si posiziona al 12esimo posto in Italia per valore dell’aliquota».

In Liguria il peso delle addizionali comunali e regionali Irpef è uno dei più alti di Italia: l’aliquota comunale media Irpef è dello 0,53%, percentuale superiore a quella media nazionale (0,42%), mentre in Lombardia è dello 0,28% e in Piemonte dello 0,45%. Solo le Marche ci superano con un valore d’imposta dello 0,63%, mentre la Basilicata ci affianca al secondo posto. Province autonome di Bolzano e Trento e Valle d’Aosta raggiungono i valori più bassi, compresi tra lo 0,01% e lo 0,10%. Migliora il posizionamento della Liguria nella classifica dell’addizionale regionale Irpef: con un’aliquota dell’1,12%, la nostra regione si piazza al nono posto in Italia. I valori più alti si registrano in Lazio, Molise e Campania, mentre i più bassi in Sardegna e, ancora una volta, nelle Province autonome di Bolzano e Trento. Il peso dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è di quasi 13 miliardi di euro e, insieme all'imposta regionale sulle attività produttive, genera un gettito di circa 45 miliardi di euro a favore delle ammistrazioni locali.

Secondo le previsioni di Confartigianato, gli effetti della manovra Monti porteranno, nel 2014, a quasi 54 miliardi di maggiori entrate, sui quali l’Imu peserà per circa 11 miliardi: di questi, 2 miliardi di euro rappresenteranno il gettito a favore dei Comuni.

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