Letta la replica del candidato sindaco alle elezioni amministrative cairesi del Partito Comunista dei Lavoratori Giorgio Cavallero a un mio comunicato osservo quanto segue: l’amico e compagno Giorgio dovrebbe mettersi d’accordo innanzitutto con sé stesso, infatti non è coerente affermare che la Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) aderisce alla lista Briano presentando Stefano Ressia e Alberto Poggio solo per occupare posti in amministrazione e dopodichè, in un secondo momento, scrivere che non viene messa in dubbio l’onestà intellettuale della stessa … le due frasi sono in evidente e palese contraddizione e la gravità della prima pretendeva necessariamente una risposta.
Ritengo poi che vadano separate le considerazioni riguardanti il panorama politico nazionale da quelle inerenti alle realtà amministrative locali; queste ultime, infatti, non seguono strettamente gli scenari politici ma abbracciano doverosamente e giocoforza istanze e alleanze create con il fine di poter proporre ai cittadini la migliore formazione con adeguate chances di vittoria elettorale. Entrano, infatti, in gioco considerazioni prettamente inerenti alla situazione locale quali l’esperienza del candidato Sindaco e dei candidati Consiglieri ( fondamentali per orientarsi nel vasto e complesso mondo degli Enti Locali) e la loro capacità di rappresentare le istanze della totalità della cittadinanza.
Dunque ritengo che nelle elezioni cittadine non si debba andare a vedere cosa successe a Roma nel secondo governo Prodi (per la cronaca io non ero ancora iscritto a Rifondazione Comunista) anche se bisogna tenere bene a mente il suo significato e insegnamento politico, ma avere la capacità di porre in essere progetti adeguati a Cairo; ricordo e faccio notare al compagno Giorgio che lui stesso, in occasione del recente faccia a faccia sull’ambiente al teatro del Palazzo di Città, si è detto più volte “d’accordo” e “d’accordissimo” con Fulvio Briano riguardo alle scelte operate da quest’ultimo nel mandato prossimo a scadere.
Comunque, spero con forza che le forze della sinistra cairese possano riprendere a camminare insieme e, comunque vadano le elezioni, iniziare nel prossimo futuro a lavorare su progetti condivisi.