CGIL Informa - 03 maggio 2012, 08:17

Cobas: scuole savonesi in agitazione

Di seguito il volanino dell'iniziativa che porterà in sciopero gli insegnanti savonesi dei giorni 9 maggio (materne ed elementari), 10 maggio (medie) 16 maggio (superiori, in contemporanea mobilitazione di genitori e studenti contro i test Invalsi)

La rete delle scuole fiorentine invita i docenti di ogni ordine e grado di scuola a dichiarare il proprio NO ALLE PROVE INVALSI, impegnandosi a deliberare in Collegio per non inserire i test nel POF e nel piano annuale delle attività, in ogni caso rendendosi indisponibili a prestare ore aggiuntive per le prove e la loro correzione.

L’art. 51 del decreto semplificazioni, convertito nella Legge n. 35 del 4/4/2012, fa rientrare i test nelle attività ordinarie, ma essi restano attività aggiuntive, non curricolari, sulle quali il Collegio docenti decide, e in ogni caso le prestazioni aggiuntive non sono obbligatorie.

Diciamo no perché non c'è chiarezza sui test. Dovevano servire ad una valutazione di sistema a campione e invece ce li troviamo citati ormai come sistema di valutazione dei  docenti e delle scuole nelle lettere tra il Governo e la Commissione Europea, che hanno avuto lo scopo di considerare la spesa pubblica ai fini di ulteriori tagli, se necessari.

Non c’è chiarezza sui questionari degli alunni e la loro tracciabilità, col rischio di fare con essi un portfolio.

Non c'è chiarezza sul sistema di incentivi della legge Brunetta, che sembra meritocratico e invece introduce una grande competizione per dividere i lavoratori e introdurre i licenziamenti, con criteri assai discutibili.

Non c'è chiarezza sul ruolo degli Invalsi nella riforma degli organi collegiali, che è in dirittura d'arrivo in Parlamento, che aprirà la scuola ai privati, cancellerà i poteri del collegio docenti, aumenterà la discrezionalità del Preside manager. I nuclei di valutazione delle scuole, poco rappresentativi dei docenti, ma con esperti esterni, sono interconnessi con l'ente Invalsi.

Non c'è chiarezza sul perché hanno reso invasivo lo strumento omologante dei test inserendoli come prova d'esame nella media e poi nelle superiori e estendendo a tutte le scuole la somministrazione, prima su campione, inducendo percorsi didattici di addestramento ai test.

Non c'è infine chiarezza sulla scuola tutta e sul nostro contratto e condizioni di lavoro, in una parola sulle regole.

Smettiamo dunque di collaborare a tutto ciò che di invasivo ci propinano. Difendiamo la libertà d'insegnamento e la nostra professionalità.

com. cobas