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Politica | 26 aprile 2012, 17:20

La Regione approva legge sulle sale da gioco. Bagnasco e Garibaldi (PdL) dichiarano: “non vogliamo un Paese lotto sviluppato”

La Regione approva legge sulle sale da gioco. Bagnasco e Garibaldi (PdL) dichiarano: “non vogliamo un Paese lotto sviluppato”

Il Gruppo regionale del Pdl ha votato a favore del provvedimento di legge che disciplina le sale da gioco sul territorio ligure non solo sotto l'aspetto urbanistico ma anche per quanto riguarda l'impatto sociale di questo fenomeno. Ad intervenire in aula i consiglieri regionali del Pdl Roberto Bagnasco e Gino Garibaldi che dichiarano: “Lasciatemi sognare con una schedina in mano! Sono un Italiano! Questo lo spot del Superenalotto dell'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato che promuove il gioco responsabile. L'Italia è al terzo posto mondiale ed al primo d'Europa nella spesa procapite dei giochi d'azzardo. Per questo la proposta di legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, il P.D.L. 215 “Disciplina delle sale da gioco” , a cui il Popolo della Libertà anche in sede di Commissione ha fornito un importante contributo, rappresenta un segnale importante nella gestione di un problema di grande impatto sociale come quella della dipendenza da gioco”.

“Siamo stati sollecitati anche da molti Sindaci del territorio,(in particolare l'amministrazione comunale di Casarza su questo tema si è molto impegnata sollecitando la regione a legiferare in merito) – continuano i due esponenti del Pdl - che si trovano quotidianamente affrontare questo problema e che sono di fatto impossibilitati ad assumersi le proprie responsabilità di governo locale per via delle attuali normative in vigore che regolano il settore solamente dal punto di vista dell'ordine pubblico e quindi non soggette agli enti locali. La richiesta era di una legge ad ampio respiro che regolasse il gioco d'azzardo in tutte le sue espressioni ”.

“La legge della Liguria risponde a queste richieste e tenendo presente la sentenza della Corte Costituzionale n. 300/2011 che apre all'approvazione a livello regionale di normative ad ampio raggio atte a regolamentare il fenomeno anche sotto l'aspetto sociale, lascia ben sperare sull'attuazione concreta della stessa che ci auguriamo possa superare tutti gli ostacoli legislativi”, concludono Bagnasco e Garibaldi.

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