/ Politica

Politica | 17 aprile 2012, 11:30

Antifascismo e tolleranza: il Pcl risponde agli attacchi

Antifascismo e tolleranza: il Pcl risponde agli attacchi

Premesso che ciò che ci sta più a cuore oltre ai valori della Resistenza, sono proprio i valori della Libertà e della tolleranza, riteniamo furbesco l'attacco sferrato alle posizioni mie e del mio Partito, cercando di mascherare l'antifascismo con intolleranza ideologica e l'attacco alla libertà .

E' noto che cosa sia stato il fascismo in Europa e in Italia, soprattutto nelle nostre zone: Guerra , massacri, deportazione di ebrei e di zingari, fino alle ultime stragi perpetrate dai servi dei nazisti della San Marco e dalle camicie nere nella nostra provincia.

Rispetto a tale ideologia non ci può essere acquescenza né compressione alcuna.

Riteniamo che i conti ideologici e politici con tale triste e funesta ideologia siano stati definitivamente chiusi il 25 Aprile del 1945.

Ciò nonostante esistono ancora “nostalgici” e reazionari incalliti che tentano in maniera subdola e capziosa, non solo di screditare la Resistenza, ma soprattutto di rivalutare, o quanto meno , relativizzare le colpe del fascismo e del nazismo.

A ciò sono serviti, tutta una serie di episodi , alcuni veri, altri di fantasia, che dimostrerebbero , la presunta ferocia dei partigiani comunisti.

Tale tecnica non è nuova , “ il sangue dei vinti”, dovrebbe in qualche modo coprire , il fiume di sangue versato dalle vittime del fascismo.

La giusta repressione subita dai fascisti, dopo , oltre vent'anni di stragi , carcere, confino e campi di concentramento subiti dagli antifascisti dovrebbero occultare , o quanto meno compensare, tali fatti storici.

Tali tesi , appaiono chiaramente risibili, sia da un punto di vista storico e politico che da un punto di vista morale.

Sia chiaro la nostra intransigenza politica ed ideologica, non offusca la nostra “pietas” per i morti anche del campo avversario.

Anzi, personalmente proviamo una umana pietà per coloro che sono morti per una causa sbagliata.

Ma il nostro umanesimo, ci rende evidente come la drammatica morte della ragazza Giuseppina Ghersi, non possa e non debba essere strumentalizzata per infangare i valori della Resistenza ed i sacrifici di coloro che affrontando torture e plotoni di esecuzione, affermarono quei principi di libertà e di umanesimo che sono alla base della nostra Costituzione e della civile convivenza.

Ma soprattutto, proviamo un senso di sdegno per coloro che tentano con tali mezzi di negare le lezioni della Storia.

Sarà proprio la Storia che farà chiarezza di tali misere e furbesche posizioni.

Simone Anselmo Pcl Savona

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium