“Dopo il sit-in di ieri dei lavoratori di Iren - dice Della Bianca - gli Enti locali ed in primis Regione Liguria non possono restare indifferenti a questa ennesima emergenza occupazionale. In gioco c’è il futuro di quasi duecento dipendenti delle ditte che lavorano in appalto Iren per la manutenzione delle reti del gas e dell’acqua. In questi momenti di crisi economica 200 posti di lavoro devono essere salvaguardati come un bene preziosissimo e non sacrificabile”.
La gara d’appalto per il pronto intervento per Genova reti gas è stata vinta la scorsa settimana da un’impresa emiliana.
“La Liguria non può diventare terra di conquista dell’Emilia Romagna - continua Della Bianca -. La Cooperativa edile Appennino, come ha riferito il segretario Fillea Cgil, ha deciso dopo soli sei mesi di lasciare a casa cinque lavoratori su 15 assunti con la clausola sociale. La preoccupazione sale se si pensa che a giugno scadrà anche la gara per le manutenzioni idriche che oggi sono affidate a tre imprese Cosme, Sirce e Rebora impianti, per le quali lavorano oltre 180 persone. Questi purtroppo non sono semplici numeri ma si tratta di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e lo stipendio per andare avanti”.
La Della Bianca ritiene che manchino gli investimenti e fa l’esempio dei depuratori per i quali non si fanno lavori di manutenzione né ordinaria né straordinaria.
“Tirando le somme - conclude Della Bianca - quello che emerge è chiaro: dalla fusione, gli unici ad averci guadagnato sono i comuni emiliani e Torino. E’ ora di finirla con questa politica distruttiva per l’economia ligure. E’ il momento di tutelare i nostri interessi e non quelli di altre regioni. Auspico che l’incontro di domani tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e Genova Reti Gas riesca a risolvere tutti i problemi in questione e soprattutto riesca a trovare una soluzione che mantenga la qualità del servizio fornito dalle imprese senza ledere i diritti dei lavoratori”.