Attualità - 07 aprile 2012, 19:00

Finale Ligure, il Comune vara un'ordinanza per regolare la circolazione su sentieri e percorsi naturalistici

Il Comune di Finale Ligure è uno dei primi in Italia ad aver regolato la circolazione sui sentieri e sui percorsi naturalistici del suo entroterra

Il territorio finalese, grazie alla presenza di una rete sentieristica fra le più ampie ed attrezzate d’Italia, è meta ogni anno di migliaia di ciclisti e di appassionati di trekking a piedi e a cavallo.

Il Sindaco Flaminio Richeri ha firmato nei giorni scorsi un’ordinanza, la numero 74 del 30 marzo 2012, che regolamenta “la circolazione di cicloamatori, escursionisti e cavalieri su strade comunali, vicinali, sentieri o altre strade ad uso pubblico altrimenti denominate con fondo naturale o comunque ubicate in aree rurali fuori dai centri abitati”.

Dice l’Assessore allo sport Massimo Gualberti: “Il grande sviluppo delle attività outdoor nel territorio ha necessariamente richiesto una regolamentazione, che in ogni suo aspetto è stata condivisa con tutti i soggetti interessati, dai bikers ai proprietari dei fondi. Il metodo partecipativo che abbiamo seguito confidiamo possa ridurre al minimo i conflitti tra i vari soggetti, assicurando così la migliore convivenza possibile. Con quest’ordinanza abbiamo affermato il principio che anche i sentieri debbano considerarsi alla stregua di una qualunque strada ad uso pubblico, percorribili da chiunque con il semplice rispetto di alcune regole fondamentali, tra le quali il rispetto della proprietà privata. Questo è solo il primo passo verso una razionale organizzazione del fenomeno outdoor, che ormai da tempo ha dimostrato la sua decisiva importanza nell’economia turistica della nostra Città.”

L'ordinanza è stata inviata ai Sindaci dei Comuni limitrofi per una possibile adozione da parte loro, così da assicurare una disciplina omogenea della materia sull'intero territorio.

Fra i punti più significativi del provvedimento: l’individuazione di percorsi per gli appassionati di discipline ciclistiche “gravity” (downhill, freeride, ecc…) e l’obbligo per le squadre di caccia al cinghiale di apporre un’idonea segnaletica nella zona in cui è in corso la battuta di caccia.

Le discipline ciclistiche ”gravity’’ possono essere esclusivamente esercitate lungo i percorsi in discesa, caratterizzati da significative pendenze, che sono specificati in un apposito allegato. I componenti le squadre di cacciatori hanno “l’obbligo di apporre lungo le immediate strade di accesso alla zona in cui è in corso una battuta di caccia al cinghiale, un idonea segnaletica, con dimensioni non inferiori al formato A4, che avverta dello svolgimento della stessa”.

L’articolo 14 riguarda i ciclisti e riporta essenzialmente norme di buon senso, fra le quali gli obblighi di procedere a passo d'uomo in corrispondenza di intersezioni stradali, abitazioni e fabbricati in genere; dare la precedenza a pedoni, animali e macchine agricole; percorrere il tracciato della strada senza incursioni sui fondi adiacenti; preservare la vegetazione circostante evitandone ogni calpestio; non abbandonare alcun genere di rifiuto; adottare ogni comportamento utile ad evitare danni a persone, cose ed animali.

L’ordinanza è consultabile sull’home page del sito www.comunefinaleligure.it

Com.