Giovedì 12 aprile alle ore 20:30, presso il Centro Scolastico Diocesano “Redemptoris Mater” in via Trieste 35 ad Albenga, verrà presentata la mostra “La gloria di Colui che tutto move - La felicità nel Paradiso di Dante”.
Interverranno Daniela Gomarasca, Preside del Liceo “Collegio della Guastalla” di Monza, e il giornalista Simone Carriero.
A seguire, nella Torre Civica di Palazzo Vecchio, avverrà l'inaugurazione.
La mostra, che terminerà il 28 aprile, osserverà il seguente orario: tutti i giorni dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30.
Prevista la possibilità di visite guidate giornaliere alle ore 17:00 (per altri orari e prenotazioni gruppi telefonare al numero 0182-51611).
La gloria di Colui che tutto move
La felicità nel Paradiso di Dante
Il cammino di Dante nel Paradiso, preludio alla visione finale di Dio, è la testimonianza di una esperienza possibile per l’uomo di tutti i tempi: è cioè l’esperienza dell’incontro carnale, possibile in questo mondo, con la misericordia divina nei suoi accenti più vivi. Così il fascino del creato, e in primo luogo la bellezza del volto amato di Beatrice e il suo vivo amore, sono per l’uomo Dante letteralmente gloria (vale a dire manifestazione) di Dio, tanto da suscitare quella gratitudine e quella attrattiva irresistibile per il Mistero che fa tutte le cose, fonte di gioia piena che la parola poetica si sforza di intuire e rappresentare senza potere mai esaurire.
Noi lettori moderni, coscienti di trovarci in piccioletta barca, ci disponiamo a seguire il solco del veliero dantesco per lo gran mar de l’essere, per ritrovare col poeta la sorgente originale di quella attrattiva, così che essa sia ridestata quotidianamente nel cammino di ognuno, e perché quotidianamente brilli nella nostra vita la speranza del compimento, cioè del porto di felicità piena che attende ciascuno di noi.
La mostra che proponiamo mira dunque alla riscoperta di un’opera decisiva eppure stranamente dimenticata, specie nell’insegnamento della scuola italiana, che vorrebbe giustificare la propria censura accusando il Paradiso dantesco di essere difficile e, quel che è peggio, opera spiritualistica e dunque inattuale: giudizio che si può avallare magari per sentito dire, ma che il visitatore, ci auguriamo, non si sentirà di condividere.
I pregiudizi negativi che accompagnano il Paradiso si vincono promuovendo la conoscenza e mostrando la bellezza della terza cantica dantesca. In queste due direzioni intende muoversi il progetto: intrecciare un filone “narrativo” (rassegna dei personaggi più importanti, scelta e commento di alcuni brani) con alcuni approfondimenti su temi (come quello della misericordia) e situazioni particolari.