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Politica | 03 aprile 2012, 18:35

Consiglio regionale: incendio a Vado e Quiliano; l'ospedale di Cairo non è in discussione

Consiglio regionale: incendio a Vado e Quiliano; l'ospedale di Cairo non è in discussione

INCENDIO AREE DEL TERRITORI DEI COMUNI DI VADO LIGURE, SPOTORNO E QUILIANO

L’incendio che tra Natale e Capodanno 2011, aveva interessato più di 650 ettari nel territori dei Comuni di Vado Ligure, Spotorno e Quiliano è stato al centro di una interrogazione con risposta immediata sottoscritta da Maurizio Torterolo Edoardo Rixi Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania) e illustrata da Maurizio Torterolo

I consiglieri chiedevano di conoscere: le iniziative intraprese per accertare l’entità dei danni ambientali prodotti dall’incendio e le misure cautelari e precauzionali per prevenire eventuali ulteriori danni; le risultanze degli enti preposti, ivi inclusi l’ARPAL, e le misure di coordinamento poste in essere con le competenti strutture regionali per accertare le cause e le conseguenze del fatto; se sia stata avviata un’indagine amministrativa per accertare la natura e la regolarità delle autorizzazioni al deposito di materiali che secondo gli organi di informazione sarebbero stati presenti nella zona posta a monte del cimitero di Bossarino nel Comune di Vado Ligure; quali siano le misure e le iniziative che la Regione intenda intraprendere o abbia già intrapreso per salvaguardare e, se del caso, bonificare le aree interessate dall’incendio, anche alla luce degli insediamenti abitativi contermini, onde poter tranquillizzare i cittadini sul possibile riverificarsi di tali eventi.

Per la Giunta ha risposto Giovanni Barbagallo, assessore all'Agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura fornendo dati sugli interventi della Regione. «Il problema degli incendi – ha detto - si neutralizza con la prevenzione e con il contenimento non con interventi spot. In Liguria abbiamo una situazione atipica perché il fenomeno, in gran parte doloso, colpisce il territorio sia nel periodo estivo che quello invernale»

Tortarolo si è detto soddisfatto della risposta.


L’OSPEDALE DI CAIRO NON È IN DISCUSSIONE

Marco Melgrati (Pdl) ha illustrato una interrogazione con risposta immediata sulle dichiarazioni del presidente Burlando rilasciate ai media locali l’11 ottobre scorso nelle quali si affermava: “Cairo va salvato, solo un ospedale a Ponente”.

Melgrati ha chiesto quali siano le reali intenzioni della Giunta regionale per scrivere una parola definitiva sul problema che, così come affrontato oggi, rischia di scatenare guerre di retroguardia tra Sindaci, in particolare Pietra Ligure ed Albenga, a giusta difesa dei servizi sul territorio.

Per la Giunta ha risposto Claudio Montaldo, assessore alla salute, politiche della sicurezza dei cittadini. «Nessuno ha mai pensato di liquidare l’ospedale di Cairo o di metterlo in discussione. Anzi,abbiamo pensato che l’ospedale deve avere una continuità. Oggi abbiamo l’ospedale di Albenga, è nuovo e deve lavorare realizzando la migliore complementarietà possibile con quello di Santa Corona. In sostanza quello che si fa da una parte non si deve fare dall’altra. Le risorse sono scarse e non possiamo permetterci doppioni. Fra i tre ospedali non si può pensare a strutture analoghe o uguali ma a strutture che siano diverse in modo che le tre strutture funzionino come un unico ospedale».

Melgrati ha ribattuto: «Certo, si devono specializzare gli ospedali ma occorre tenere conto dei livelli di affollamento, delle code, delle emergenze come quella di ortopedia. Comunque mi ritengo abbastanza soddisfatto della risposta dell’assessore».

com.

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