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Politica | 03 aprile 2012, 07:10

Briano sfida gli altri candidati: "Andiamo in Italiana Coke, in ospedale, a Villa Sanguinetti e illustriamo concretamente i nostri programmi"

Contro una campagna politica strisciante e di disinformazione, il sindaco di Cairo e candidato del centro-sinistra propone una serie di confronti a quattro direttamente sui luoghi di lavoro

Briano sfida gli altri candidati: "Andiamo in Italiana Coke, in ospedale, a Villa Sanguinetti e illustriamo concretamente i nostri programmi"

"Confrontiamoci  sui problemi reali nei luoghi concreti, guardando negli occhi la gente". Questo l’invito, quasi una sfida, lanciata dal sindaco uscente, e candidato del centro-sinistra, Fulvio Briano, che commenta: "A Cairo non serve la politica strisciante di chi si “vende” come buonista e corretto, ma, contestualmente, crea allarmismo e disinformazione proprio sui nodi più delicati e nei luoghi più importanti per il futuro di questa cittadina. Sta accadendo in Italiana Coke, tra gli operai a cui si dice che Briano vuole fare chiudere la fabbrica; si dice in Ospedale, prospettando tagli e chiusure appena dopo le elezioni; lo si è fatto a Villa Sanguinetti dove sabato mi sono intrattenuto con operatori e genitori degli utenti spaventati dalle voci relative alla chiusura del centro. Questo non è un modo corretto di fare politica, e soprattutto non è il modo utile per affrontare le situazioni e spiegare come, come candidati e come liste, intendiamo affrontarli una volta eletti".

Da qui la sfida: "Invito gli altri tre candidati a una serie di confronti specifici, di fronte non solo ai cittadini, ma ai lavoratori, agli operatori, a chi vive sulle spalle quelle specifiche situazioni, e quindi di andare insieme in Italiana Coke, alle Funivie, in Ospedale ed incontrare sul posto i lavoratori, la gente, e illustrare loro la nostra reale posizione. Basta con il dire “Se verrà eletto lui farà questo o quest’altro”, ma ognuno di noi dica cosa intende fare lui, guardando quelle persone negli occhi".

Conclude: "Solo così si fa vera politica e solo così si fa vera campagna elettorale. E non mi stupirei se qualcuno dei miei colleghi si tirasse indietro, dimostrando, così, di aver finora mentito ed allarmato, sapendo di farlo, per bassezza politica nella spasmodica ricerca di voti, o per nascondere le sue reali intenzioni".

e. m.

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