Costruire una Savona diversa non significa soltanto prevederne uno sviluppo economico concreto, un ambiente più vivibile, una cultura dell'accoglienza più avanzata ed aperta.
Costruire un futuro per la nostra città significa anche immaginare un rapporto diverso tra cittadini ed istituzioni, un confronto democratico più efficace, una partecipazione ed una condivisione delle problematiche comuni più ampia.
E' questo il senso del progetto “Venti di Partecipazione”, portato avanti dall'assessore Lugaro, che realizza anche una parte del programma elettorale sulla cui base questa amministrazione comunale e questa giunta si è guadagnata la fiducia degli elettori.
Nel corso delle partecipate assemblee cittadine si sono individuati i referenti di territorio, e già questo non era una risultato scontato, visto che, a tale ruolo, non sono legati né prebende, né privilegi, ma, al contrario, solo il desiderio di mettersi a disposizione della collettività per lavorare in favore di questa, in raccordo, se necessario anche critico, con l'amministrazione.
Ma come spesso accade, una innovazione porta con sé sospetti e polemiche, che non condividiamo e che, al contrario, riteniamo sbagliate ed immotivate.
Le assemblee cittadine hanno un senso se la partecipazione sarà libera e non condizionata da appartenenze a questo o a quel partito, a questo o quell'altro comitato.
Le critiche di questi giorni dimostrano a nostro modo di vedere, come sia presente il bisogno di partecipazione da parte dei cittadini, di come sia adeguata la risposta che è stata individuata, ma anche di come sia opportuno che su questa direzione si marci, tutti, con convinzione ed attenzione, per evitare che un importante strumento di partecipazione si trasformi in occasione di polemica pretestuosa che altra conseguenza non avrebbe se non quella di mettere in discussione il rapporto democratico tra cittadini ed istituzione.