Jacques Lacan scriveva: "la si dice donna, on la dit-femme, la si diffama" per mettere in luce in quale modo aggressivo l'uomo percepiva una donna, rendendo impossibile la riduzione della differenza sessuale a una forma controllabile.
La posizione maschile e femminile non dipendono tanto dal biologico quanto piuttosto da una serie di elementi che ruotano intorno all'assunzione della sessualità definita come identificazione di ciascuno al proprio corpo. Corpo però che solo con il linguaggio prende senso e forma.
Ridotto a un ruolo, più o meno prescritto e stabilito dai rapporti sociali, l'essere parlante gioca la sua partita mascherato, da uomo e da donna, ma questo non fa limite all'angoscia, all'inibizione, al sintomo (come dimostrato dalla clinica, dall'anoressia all'abuso di sostanze, e dalle difficoltà dell'uomo ipermoderno nei legami affettivi) che incontra quando si trova di fronte all'Altro, al desiderio, alla domanda d'amore.
Silvano Posillipo è psicoanalista AME dell'Associazione Mondiale di Psicoanalisi.
Piergiorgio Bianchi è filosofo, membro aderente Scuola Lacaniana di Psicoanalisi.