Il quinto festival rock, “…perché Bardino è Bardino”, si svolgerà in un’unica serata, venerdì 30 marzo, alle 21,00, presso il Salone delle Feste di Tovo San Giacomo secondo un format rinnovato, più attuale, dinamico e qualitativamente elevato. Perdendo volutamente la contemporaneità con il festival di Sanremo, non parliamo più di "contro-festival" e ci allontaniamo dalla parodia valorizzando quella nostra caratteristica connotazione che col tempo ha preso sempre più consistenza. Sanremo è stato il presupposto di questa nostra iniziativa ma rimanerne necessariamente in relazione significa in qualche maniera, stare al suo gioco ed è quindi in contraddizione con lo spirito che ci caratterizza: offrire cioè opportunità a chi non ha mezzi (…e “appigli”) di proiettarsi avanti nel mondo dello spettacolo o più semplicemente farsi conoscere e condividere il propri gusti musicali.
Si è giunti a questa conclusione grazie all’intervento del Comune cui siamo particolarmente grati, che ha mediato lo “spostamento di sede” concedendoci lo spazio in accordo con la gestione del Salone. Una sola serata e non due come gli scorsi anni; cinque gruppi anziché otto a causa dei tempi ridotti, determinati da una selezione on-line avvenuta nelle scorse settimane su Facebook. Sono: 4Real, London Pride, Pausa Caffè, Rex Nemoris e Park Assist. Tutti presenteranno brani inediti, frutto della loro creatività. Rimane costante la regola secondo cui i partecipanti non devono essere professionisti ne possono presentare cover e devono esibirsi dal vivo, senza cioè basi pre-registrate o dispositivi programmati (Midi). Anche quest’anno abbiamo una prevalente partecipazione di giovani volenterosi ed entusiasti a coronamento del principale scopo per cui il Mulino Degli Artisti è stato costituito: “Art. 3 – L’Associazione ha lo scopo di permettere l’attività dei soci capaci di esprimersi nelle diverse forme artistiche come la musica, la danza, le arti grafiche e pittoriche, la scultura, la fotografia, la cinematografia e quant’altro….”. Come soluzione tecnica per questa nuova collocazione, abbiamo incaricando la ditta Miniservice di Alessandro Mazzitelli, del service audio e luci. Ciò permetterà un’ottima qualità dello spettacolo e la riduzione dei tempi morti tra una band e l’altra in modo da lasciare più tempo alle performances. La conduzione dello spettacolo è come sempre affidata al bravo Marco Mazzucchelli, coadiuvato da due vallette “carciofine” d’eccezione.
La band prima classificata riceverà il tradizionale Don Cisciotte d’Oro (trofeo di cartone dorato) simbolo della “lotta contro i mulino i vento”e da quest’anno, una targa a ricordo della manifestazione. Un premio della critica verrà inoltre assegnato da una giuria di qualità composta da personaggi esperti, esterni all’associazione: il carciofo (vero) anch’esso dorato. Insomma, nonostante i cambiamenti e le tante migliorie, quello che è rimasto è il gusto per il divertimento, la leggerezza e la sportività che come ogni anno animano e caratterizzano il nostro bel festival in una serata che, ricca di iniziative, anche se concentrata, si annuncia davvero esplosiva.