Depuratore ingauno: Avogadro attacca

A due settimane da Pasqua, la vetrina della nostra stagione estiva, siamo ancora lontani dalla risoluzione del problema depuratore nonostante questo sia uno degli elementi che qualificano in modo assoluto la nostra offerta turistica e nonostante le infrazioni europee che rischiano di riversare sui nostri comuni richieste milionarie.

A questo punto però la situazione non è più tollerabile e non si può lasciare nelle mani del teatrino della politica e alla logica delle spartizioni politiche la risoluzione di questo problema e occorre soprattutto dare nomi e cognomi a quelli che fino a questo punto non hanno fatto tutto il possibile per portare avanti il progetto consortile di Villanova d’Albenga  e che anzi spesso e volentieri si sono messi di traverso a questa operazione.

Evidentemente mi riferisco alla Provincia di Savona e al Comune di Alberga che hanno costituito l’autentica zavorra di questa operazione. Ritengo giusto e doveroso che gli abitanti del nostro comprensorio sappiano chi ringraziare se il progetto depuratore consortile di Villanova è ancora a livello di parole anziché di fatti.

Quella del Depuratore Consortile Ingauno è l’unica via percorribile in tempi accettabili, se di tempi accettabili si può ancora parlare dopo tutti questi anni, e quella più condivisa, la Provincia non si scervelli a trovare altre alternative che riporterebbero tutto in alto mare ma si faccia, finalmente parte attiva in questa situazione.

Una situazione insostenibile ed intollerabile che deve avere una accelerazione massima per non perdere altro tempo prezioso, per questo il Comune di Alassio che crede in questo progetto e lo ritiene strategico nel suo sviluppo turistico, sollecita la Regione Liguria e l’assessore Briano, di cui conosciamo la sensibilità riguardo a questa tematica, di provvedere al più presto, al massimo in una settimana, al commissariamento dell’Ambito Territoriale Ottimale Savonese, come peraltro preannunciato nella diffida inviata alla Provincia di Savona in data 14 Marzo alla quale l’Amministrazione Provinciale non ha dato seguito.