Attualità - 23 marzo 2012, 15:10

Sanità: la Liguria maglia nera nella classifica dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari. Il PDL all'attacco

Bagnasco e Rosso dichiarano: “questa è la certificazione del fallimento delle politiche sanitarie attuate in questi anni da Burlando e Montaldo”

“I dati emersi dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari confermano purtroppo la criticità della Sanità ligure. Non la oramai solita carenza di servizi sempre più lontani dalle esigenze dei cittadini, ma una fotografia su una condizione che denuncia il fallimento della politica sanitaria regionale messa in campo da Burlando e Montaldo in questi anni di governo della Regione”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pdl Roberto Bagnasco e Matteo Rosso che spiegano: “non solo nessuna eccellenza, ma nessun ospedale ligure è tra i primi d’Italia. San Martino in particolare è una delle maglie nere della lista e questa bocciatura è l’emblema delle difficoltà strutturali dell’intero comparto. Le responsabilità della Giunta emergono nella loro drammatica evidenza e purtroppo a pagarne le spese sono ancora una volta i cittadini”.

I due esponenti del Pdl rimarcano ancora che : “Scelte dovute solamente a logiche di appartenenza o di area hanno portato ad una certificazione così negativa. Il Pdl a inizio legislatura ha manifestato concretamente la propria disponibilità ad assumersi responsabilità di scelta, pur conoscendo perfettamente la difficoltà della situazione. La Maggioranza di centro sinistra ancora una volta si è chiusa in se stessa gelosa della possibilità di esercitare il potere politico sulla sanità”.

E’ l’ora di cambiare completamente indirizzo. Porteremo in Commissione Sanità ed in Consiglio Regionale la discussione su questi temi in modo che l’opinione pubblica possa valutare i comportamenti ben poco virtuosi dell’amministrazione regionale ma soprattutto nella speranza che di fronte alla certificazione anche ufficiale di un fallimento che i nostri cittadini purtroppo conoscono per esperienza si voglia intraprendere una strada completamente diversa”, concludono Roberto Bagnasco e Matteo Rosso.

com.