Attualità - 22 marzo 2012, 19:48

Alassio: ultime dal Brixton

Stamattina c'è stato lo sgombero dell’Arci Brixton di Alassio; tanti giovani alassini, e non solo, hanno contribuito con le loro braccia a recuperare tutto quello che avevano costruito e che si sono visti portar via da una sentenza incomprensibile e vigliacca, un’azione giudiziaria che in realtà è politica, che aveva lo scopo di discriminare e reprimere un luogo scomodo solo per non essere appiattito al conformismo dilagante e al disinteresse per tutto ciò che non sia semplice profitto.

Si perché il Brixton era un locale di aggregazione giovanile alternativo, collegiale, festoso ma al tempo stesso democratico, impegnato socialmente e culturalmente. Una magnifica sintesi di divertimento, fratellanza, amicizia e interesse culturale, amore per il prossimo, il più debole, l’umanità intera. Un impegno sorridente senza pregiudiziali ideologiche, in cui chiunque poteva sentirsi a casa propria, in cui chiunque poteva sentirsi parte di una grande famiglia, di una comunità pacifica e solidale, che sognava un mondo senza schemi e senza ingiustizie, un mondo migliore.    


Nonostante la tristezza, dovuta al fatto che tutto quello che era stato realizzato con passione lo si stava smantellando colpo su colpo, vite dopo vite, pezzo per pezzo, è stato fantastico vedere quei ragazzi che comunque continuavano ad avere il sorriso sulle labbra e ad essere qualcosa di unico ed indistruttibile.
Ma è proprio questo il Brixton di Alassio, è loro lo hanno dimostrato. Il Brixton non morirà solo perché qualcuno ha voluto chiudergli la sede, il Brixton non sparirà solo perché adesso non c’è più l’insegna su quella porta. Il Brixton non smetterà di portare avanti quel sogno proprio perché il Brixton erano e sono loro.

Si mettano il cuore in pace, quel cuore arido e vuoto tipico di chi non è in grado di vedere oltre al proprio interesse personale o di parte, tutti coloro che hanno cercato di mostrare quei ragazzi come uno spauracchio, un “pericoloso centro sociale”, un “locale rumoroso” (come se tutti gli altri locali della Movida alassina fossero delle isole del silenzio) solo per infimo calcolo politico.     


Noi ringraziamo quei ragazzi e vogliamo sostenerli anche se con un semplice messaggio, li ringraziamo perché resistono e vanno avanti comunque, sempre col sorriso, sempre e comunque uniti e felici, e sicuramente con la speranza che si possa trovare presto un nuovo locale dove permettergli di rimettere quell’insegna di speranza e di gioia, di amicizia e di solidarietà, di pace e di condivisione, quell’insegna su cui sta scritto: “Brixton”.

Una speranza che condividiamo con loro e che sosterremo sempre! Proprio come dovrebbe fare qualunque persona che creda nei giovani, nei loro desideri e nel loro diritto ad un mondo migliore! Alassio, dal giorno in cui hanno deciso di mettere un lucchetto alla loro porta e soprattutto da oggi, sarà sicuramente più povera e triste, ma anche oggi, loro, ci hanno insegnato qualcosa, anche oggi ci hanno dimostrato che, in fondo, c’è un po’ di Brixton in ognuno di noi! (Anche nel milite del Corpo dei Carabinieri che era stato incaricato di controllarli, a cui quei giovani non hanno negato sorrisi e scambi di battute inevitabilmente corrisposti) Grazie ragazzi e ragazze del “Brixton”!  

 

Cristian Briozzo    


Partito Comunista dei Lavoratori – Albenga    


Com Brixton - Cristian Briozzo PCL