Politica - 21 marzo 2012, 19:14

Fac di Albisola, la politica getta la spugna? Piredda e Quaini: "Garantire ai lavoratori almeno contributi e stipendi arretrati"

Questo pomeriggio i consiglieri regionali dell'Italia dei Valori Maruska Piredda e Stefano Quaini hanno fatto un sopralluogo alla Fac di Albisola, occupata da alcuni giorni da un presidio di lavoratori. «Da quanto ci hanno detto i lavoratori – dicono Piredda e Quaini – il debito accumulato dall’azienda ammonta a circa 15 milioni di euro. Quel che è più grave è che la proprietà negli ultimi anni, con una tecnica “a singhiozzo”, non abbia versato i contributi pensionistici al fondo dei ceramisti, nonostante le trattenute in busta paga venissero regolarmente effettuate.

A ciò si aggiunge il mancato pagamento degli stipendi di dicembre e i ritardi nella firma dei contratti di cassa integrazione. Da quello che è emerso oggi, risulta che le cause della crisi della Fac vadano oltre le difficoltà dovute alla concorrenza cinese e al “caro bolletta”. Su questi nuovi elementi, auspichiamo quanto prima un incontro con la proprietà perché si possa fare luce una volta per tutte sulla reale situazione dell’azienda e, se possibile, trovare una soluzione.

Non è giusto, però, che a farne le spese siano i lavoratori e di conseguenza tutto il tessuto economico di Albissola per cui la Fac, con i suoi 160 dipendenti, rappresentava la principale fonte occupazionale, per occupati diretti e dell’indotto. Bisogna quanto prima intervenire perché ai lavoratori sia garantito almeno ciò che gli spetta di diritto: contributi e stipendi arretrati».

com.