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Attualità | 20 marzo 2012, 18:10

Melgrati (PDL) ha incontrato i vertici di TPL

Al centro della discussione il trasporto locale, le preoccupazioni del personale e i disservizi agli utenti

Melgrati (PDL) ha incontrato i vertici di TPL

Ieri nella sede di Savona, in attesa dell’incontro di lunedì con l’assessore Regionale Vesco con gli autisti ex SAR ad Alassio, si è svolto l’incontro tra il Consigliere Regionale Marco Melgrati e i vertici TPL nelle persone del Presidente Dott. Maricone e dell’Amministratore Delegato Dott. Agazzi. Molti i problemi sul tavolo, già evidenziati dal Consigliere Regionale in una lettera scritta nei mesi scorsi ai vertici dell’azienda TPL in relazione ad alcune presunte criticità della gestione, all’ottimizzazione e all’economicità del servizio offerto, e delle condizioni di lavoro dei dipendenti, soprattutto quelli impiegati tutti i giorni “in prima” linea alla guida dei mezzi.

Avendo focalizzato la discussione sul personale che proveniva dalla ex SAR, sono emersi dalla discussione alcuni punti di riflessione. Dovrò sottoporre alla “base” degli autisti queste risposte, visto che avevo voluto incontrarLi per verificare queste criticità. Dal contratto SAR al contratto TPL è cambiato il contratto di 2° livello, che ha portato magari una piccola riduzione di stipendio, ma a compensazione il riconoscimento di 6 riposi l’anno in più, mediato dal contratto ACTS. Con la premessa che sono stati destinati 10 mezzi nuovi sul ponente, la dirigenza ha fatto notare che il non utilizzare l’officina in house per i mezzi nuovi discenda dal fatto che gli stessi sono stati acquistati con un contratto Full Service; ed è per questo motivo che i manutentori vengono da fuori, direttamente dalle aziende che hanno fornito i mezzi, con la specificazione che i mezzi nuovi hanno controlli elettronici che solo i macchinari computerizzati delle aziende fornitrici possono effettuare i controlli sulla elettronica, e l’officina sempre di più dovrà fare interventi di “minuto mantenimento”.

Comunque è stato evidenziato che la manutenzione è migliorata, e ci sono meno rotture che nel passato. Un chiaro NO è stato comunque detto da parte della dirigenza alla paventata chiusura delle officine, e questo è importante, come importante è stato fugare i dubbi sui “rumors” che davano la possibilità di chiusura e alienazione del deposito di Cisano Sul Neva, ipotesi negata con fermezza dalla dirigenza, che si è dichiarata inoltre incompetente per la alienazione (spetterebbe eventualmente alla Proprietà, cioè ai Soci). Sempre il Presidente ha fatto notare che dal passaggio da SAR a TPL le linee non sono state cambiate. Per quanto attiene al fenomeno dei “portoghesi”, cioè di quelli che usano i mezzi senza pagare il biglietto, il dott. Maricone ha evidenziato che questo fenomeno è da combattere ma è impossibile da vincere, e che l’evasione vale 5/600 mila euro l’anno; a Suo parere, per cercare di contrastare questo fenomeno, dovrebbero essere assunte 5/6 persone, che potrebbero recuperare una cifra intorno a 250/300 mila euro l’anno, ma il costo degli stessi più il recupero comunque non coprirebbe l’intero fenomeno.

Alla mia osservazione sugli eccessivi controlli al personale, il Presidente ha voluto precisare che la proporzione è di 1 controllo sul personale contro i 10 sui passeggeri, che comunque, dal mio punto di vista, è sproporzionato a svantaggio dei dipendenti; le sanzioni sui biglietti sono più di 4.000 l’anno, di cui 3.000 circa dal circuito ex ACTS e 1.000 dal circuito ex SAR.  In precedenza esisteva un sistema che prevedeva la doppia mansione, con in più quattro benefit di stipendio; questo sistema venne eliminato e sostituito  con un sistema di verifica; oggi è allo studio, proposto ai sindacati, un sistema di controllo da parte degli autisti che prevede un sistema di premio agli autisti stessi della sovrattassa riscossa sui biglietti staccati in autobus, quindi con il versamento di un euro direttamente in busta agli autisti..per la mancanza del servizio igienico nel deposito di Via Crispi a Pietra Ligure è già stato presentato in Comune il progetto relativo e la richiesta di allacci. Per quanto attiene agli abbonamenti, il Presidente e l’amministratore di TPL hanno sostenuto che quello annuale in provincia di Savona è uno tra i più bassi, proprio per una scelta di fidelizzare e privilegiare gli utenti, a 27 euro, mentre a Imperia, per esempio, è a 35 euro, così come il biglietto ordinario cittadino, euro 1,30 in provincia di Savona mentre è euro 1,50 a Imperia. Si è ribadito che il numero di abbonamenti è in diminuzione.

Alla mia domanda su come mai non si possono acquistare gli abbonamenti presso l’ufficio di Cisano, ma solo a Savona, nonostante la presenza in sede di personale, la risposta è stata che a Cisano i dipendenti presenti fanno altre cose, e l’abbonamento può essere recapitato a casa degli utenti, senza aumento di spese. Alla mia contestazione, segnalata dagli utenti, che ad Alberga il viaggio dal centro verso l’Ospedale può costare euro 3,60, mi hanno risposto che è impossibile!!! Mentre per il biglietto Alassio-Laigueglia, di uguale costo di quello interno al Comune di Alassio, che costa uguale, ma di colore diverso, se un utente sbaglia il colore del biglietto è passibile di sanzione; questo, sempre a detta della dirigenza, dipende dalla diminuzione delle tipologie di biglietto avvenuta con l’avvento della TPL, che ha introdotto le fasce; mi è stata data rassicurazione di una particolare attenzione al problema, anche se pare diventi un problema di gestione.

Per quanto attiene al bilancio il 2011, sempre a detta del Presidente, è stato un anno di resistenza con il bilancio in perdita, perché si è scelto, a fronte di euro 1.700.000 di risorse in meno dalla Regione Liguria e a costi dati dall’aumento del gasolio di euro 600.000, si è scelto di: non toccare il servizio, evitando di ridurre o eliminare corse; non si è toccato il personale, evitando esuberi o licenziamenti; non sono stati aumentati i costi dei biglietti, e non è stata modificata la contrattazione di secondo livello. Per l’anno in corso il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno però annunciato la decisione ineluttabile di sanare il gap di bilancio, con, in attesa di conoscere il livello del contributo Regionale, la possibilità molto realista di operare una serie di interventi che potranno consistere in: aumento dei biglietto e taglio delle corse come prima istanza, con la previsione di un aumento, in certi casi del raddoppio, del contributo dovuto dai Comuni a fini sociali per il trasporto, sempre che i Comuni decidano di concederlo…e questo ci preoccupa, come ci preoccupa fortemente il ricorso eventuale alla cassa integrazione in deroga per i dipendenti, in esubero sulla base della riduzione delle corse, e quindi una diminuzione del servizio.

Per quanto attiene poi alla cancellazione dei numeri dei VV.UU. dai telefonini di servizio, non conoscendo questa realtà e riservandosi di approfondirla, la Presidenza la ha comunque giustificato il passaggio delle informazioni dal filtro dell’Ufficio Movimento come maggior garanzia per gli autisti stessi…il problema è il tempo, che con questi passaggi il problema non viene magari risolto immediatamente, come succedeva in precedenza… Abbiamo poi evidenziato l’inutilità delle corse a vuoto, stante l’ordine di non lasciare più i mezzi nei terminal remoti, soprattutto dell’entroterra; la motivazione addotta è legata alla necessità di una maggior sicurezza e controllo sui mezzi, e di una pretesa pulizia e miglior servizio, che viene effettuato nei depositi deputati;  questa scelta è stata presa per evitare episodi di vandalismo sui bus abbandonati la notte nei terminal remoti, che pare si siano verificati nel passato. Per la mia domanda sui danni addebitati agli autisti, il Presidente ha specificato che esiste un premio annuale per il mancato sinistro agli autisti; in caso di piccoli sinistri, si scala da questo fondo, non in maniera automatica (costo-sottrazione dal fondo), e inoltre che per piccoli danni (specchietti rotti ecc… viene solo fatta una lettera che non comporta sottrazione dal fondo annuale, che non ha alcuna conseguenza, e che comunque i danni e gli eventuali addebiti vengono esaminati da una commissione che prevede la presenza della R.S.U. aziendale, che dovrebbe tutelare i lavoratori; mi è stato confermato che non c’è un meccanismo di addebito automatico del danno; mi premurerò di verificare se questa prassi è quella veramente adottata, perché le notizie da me raccolte sono diverse…

La Dirigenza dell’azienda ha inoltre comunicato di essere riuscita, operazione non facile di questi tempi, a ridurre il premio generale assicurativo, dovuto alla diminuzione di danni e incidenti con questa gestione TPL rispetto alle due precedenti di SAR e ACTS. Il Presidente e l’amministratore delegato hanno tenuto a far notare che l’azienda impiega 450 persone, con 250 mezzi, di cui 180 sono quelli che girano tutti i giorni…che l’azienda promuove corsi di guida sicura per gli autisti sotto l’egida degli esperti formatori di Quattroruote; che l’addetta stampa pare che sia necessaria in quanto non svolge solo questo ruolo ma si occupa anche dell’ufficio reclami e in parte della promozione aziendale; che la TPL è una azienda pubblica gestita con criteri di una azienda privata; che le consulenze si sono rese necessarie, ma affidate a persone che provengono dall’azienda, e quindi conoscono a fondo le problematiche; che gli stage, da alcuni criticati, si sono rivelati importanti anche per eventuali inserimenti in forma definitiva; che l’azienda ha e avrà sempre di più uno spirito meritocratico; il Presidente e l’Amministratore Delegato si sono comunque resi disponibili ad incontri singoli o con piccoli gruppi di dipendenti, per verificare le problematiche che sono o dovessero emergere. Si tratta ora di verificare queste risposte con i dipendenti, e l’occasione sarà già quella dell’incontro di lunedì con l’assessore Vesco, importante per conoscere anche gli orientamenti della Regione sul trasporto pubblico.

 

Com. Marco Melgrati Consigliere Regionale

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