Chiunque transiti in questi giorni per i caruggi di Albenga, le caratteristiche vie del centro storico ingauno, è accolto dal festoso sventolare degli stendardi dei fieui di caruggi in cui campeggia su fondo giallo l’ormai noto simbolo della fionda.
“In un certo senso, ricorda Gino Rapa ideatore delle manifestazioni del gruppo, è un modo per riappropriarsi simbolicamente della città dopo che un proclama del 1798, recentemente scoperto dallo studioso Mario Moscardini, vietava l’uso delle fionde all’interno delle mura, pena l’arresto. Anzi, forse sarà il caso di revocare quell’ordinanza della municipalità albenganese, perché non vorremmo fosse ancora in vigore”.
In effetti la fionda è diventata ormai un fenomeno di costume per il territorio ingauno e non solo.
Nei locali di Palazzo Oddo prosegue l’originale mostra “Il mondo della fionda è il mio obiettivo” a cura del Circolo Fotografico San Giorgio, nella vetrina della centralissima Pelletteria Bona è esposto, tra i giochi di un tempo, il Premio Fionda di legno, la pasticceria Giorgio e Sara sforna in continuazione le prelibate fiondette ricoperte di cioccolato e pare che una nota azienda vinicola stia pensando di imbottigliare nella prossima vendemmia il Fionda bianco e il Fionda rosso, destinati a diventare il vino ufficiale della Cantina dei Fieui di caruggi, l’unica in Italia, e forse nel mondo, dove l’oste Dino Vio serve a tutti i visitatori, in maniera totalmente gratuita, la miglior produzione enogastronomica della piana.
E’ in questo clima di festosa attesa per la consegna della Fionda di legno a Roberto Vecchioni il prossimo 24 marzo, con la partecipazione complice e sorniona di Antonio Ricci, che il Sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, annuncia soddisfatta: “Fra qualche giorno installeremo nella rotonda all’uscita dell’autostrada, proprio sotto il monumento ai Fieui di caruggi da me fortemente voluto all’epoca del mio Assessorato in Provincia, un cartello con la scritta Benvenuti ad Albenga, città delle torri e della fionda”.
Dunque la fionda è per la città ingauna una bella realtà che merita addirittura di essere avvicinata al simbolo medievale delle torri e che sottolinea anche il carattere degli abitanti spesso portato al “mugugno” e alle fiondate più o meno metaforiche.
Intanto Nicola Barusso, il celebre Baffo dei fieui di caruggi, sta progettando la gigantesca torta, a forma ovviamente di fionda, per festeggiare la sesta edizione del premio. Le prime due fette toccheranno sicuramente a Roberto Vecchioni e a Antonio Ricci, due fiondatori certificati.
Nel frattempo Luciano, Vittorio, Azzurro e le fieue di caruggi appendono ovunque le loro locandine e distribuiscono il depliant con la storia della fionda sotto gli occhi vigili del presidente Michelino: “Siamo tutti soddisfattissimi. Riceviamo richieste di informazioni e di partecipazione da ogni parte d’Italia. L’arrivo di Roberto Vecchioni ad Albenga per ritirare dalle mani di Antonio Ricci il nostro premio ha suscitato un interesse straordinario e ciò è positivo per tutta la città”.
Dunque: lunga vita alla fionda e, considerando l’età, anche ai Fieui di caruggi.