Attualità - 18 marzo 2012, 11:31

Roberto Cuneo (Italia Nostra) scrive a Guccinelli le molte perplessità sull'eolico in Liguria

"nelle occasioni di incremento delle pale eoliche (Stella e Cadibona) chiesi al team dello screening regionale di darmi i risultati di produzione dell’esistente per valutare se valesse la pena di raddoppiare l’impianto (come si fa in qualsiasi industria quando si vuole raddoppiare un impianto) e i funzionari della Regione mi hanno confessato di non esser riusciti ad ottenere di questi dati..."

Abbiamo letto dell’intenzione della Regione Liguria di sviluppare maggiormente l’eolico nella nostra regione.

Suggeriamo di approfondire il tema soprattutto per quanto riguarda l’energia realmente prodotta e cioè i kWh. Infatti tutte le informazioni disponibili sugli impianti esistenti e su quelli progettati riguardano la potenza (MW) e non l’energia.

Purtroppo c’è confusione sull’argomento, anche sulla stampa più attenta, ma sottolineiamo che tra kW e kWh c’è la stessa differenza che c’è tra i meli e le mele: possiamo avere tanti meli e poche mele ma ciò che la gente compra e mangia sono le mele e non i meli. Cioè ciò che veramente importa è l’energia prodotta (kWh), che è quello che consumano i cittadini, e non la potenza (kW) che è quello che mettono gli imprenditori (e si fanno pagare).

Sottolineo che nelle occasioni di incremento delle pale eoliche (Stella e Cadibona) chiesi al team dello screening regionale di darmi i risultati di produzione dell’esistente per valutare se valesse la pena di raddoppiare l’impianto (come si fa in qualsiasi industria quando si vuole raddoppiare un impianto) e i funzionari della Regione mi hanno confessato di non esser riusciti ad ottenere di questi dati.

Osservo che, per un meccanismo degli incentivi imperfetto, gli imprenditori hanno ricchi vantaggi anche solo nell’installare anche se poi la produzione reale è sostanzialmente marginale. La difficoltà di avere i consuntivi di produzione alimenta qualche sospetto.

Le pale eoliche producono al meglio nelle zone in cui il vento è forte e soprattutto, continuo in direzione e intensità cosa che in Liguria non avviene; con un vento a folate le pale devono continuamente riorientarsi con continue interruzioni di produzione. Pertanto le tavole che danno solo il vento medio non sono indicative della reale capacità di produrre energia utile.

Sarebbe utile che la Regione esigesse e comunicasse i consuntivi produttivi confrontati con i dati di progetto (generalmente in Italia a progetto si prevedono 2200 ore di produzione mentre a consuntivo sono meno di 1500).

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Dalla Redazione aggiungiamo alcuni interessanti link sul problema sollevato dall'ing. Cuneo:

da La Stampa, Le mani della mafia sull'energia pulita;

da viadalvento.org:

Ing. Roberto Cuneo, Italia Nostra