Politica - 15 marzo 2012, 13:31

Striscione su Palazzo Nervi: "Salviamo i nostri Marò", ma come?

Bene, d’accordo, “Salviamo i nostri Marò” come dice il mini striscione che la Provincia di Savona ha esposto sulla facciata di palazzo Nervi. Come li "salviamo"?

Il pasticcio è squisitamente italiano, e ancora non si capisce come sia stato possibile che una nave e due militari imbarcati si consegnassero alle autorità indiane spontaneamente dopo un simile incidente.

Ancora meno si capisce la funzione della costosissima missione interforze “Atlanta” che con un poderoso spiegamento di navi da guerra e relativo pienone di militari a spese degli Stati nei migliori alberghi di Djibouti (ultima frontiera prima della Somalia), dovrebbe occuparsi della sicurezza delle navi mercantili in transito nel golfo di Aden e dintorni.

Salviamoli i nostri Marò, ma capiamo anche chi li ha cacciati in questa situazione come sempre deprimente per la diplomazia italiana che - aspetto mai affrontato - costa lo sproposito di quella di una grande potenza, e - non nei party ma nell’emergenza - ha l’efficacia del bicarbonato.

Risultati alla mano, caso Bruno alla mente e blitz a parte.

mpm

----------------- Segue il comunicato della Provincia in merito

Salviamo i nostri Marò: lo striscione esposto a Palazzo Nervi

La Provincia di Savona aderisce alla campagna a favore della liberazione dei Marò italiani, il maresciallo Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Girone, detenuti in India con l’accusa di aver ucciso, durante il servizio anti-pirateria, due pescatori della zona.

Lo striscione «Salviamo i nostri Marò», con l’immagine dei due militari del Reggimento San Marco della Marina Militare, da questa mattina viene esposto sulla facciata di Palazzo Nervi.

“La Provincia di Savona, dichiara il Presidente Vaccarezza, con lo striscione sulla facciata di Palazzo Nervi, comunica la propria solidarietà, incondizionata, ai due Marò del Reggimento San Marco. Uomini impegnati in una missione su mandato dell’Unione Europa e della Nato che si trovano, paradossalmente, incarcerati in India. Una situazione inaccettabile contraria a tutte le norme dei trattati internazionali.

La Provincia di Savona insieme a molte istituzioni italiane con questo striscione vuole non banalizzare un patriottismo, come spesso accade in questi tempi, di parte ma bensì di partecipazione.
Si vuole così dare forza all'appello che in questo ore sta diventando sempre più incessante:l'Italia deve prendere una posizione chiara che, conforme alle norme internazionali, affermi il nome e il ruolo del nostro Paese a tutela dei due compatrioti.

L'Italia è un grande Paese fatto di gente, la maggior parte, sensibile e conscia di condividere un territorio, una storia e soprattutto dei valori che la rendono appunto una grande Nazione. Noi siamo questa Nazione, un popolo che ha sempre dimostrato nei momenti più difficili di essere una famiglia, noi oggi in virtù di questo straordinario legame chiediamo che i nostri fratelli, i nostri figli ritornino a casa.”

mpm